Spagna, la Federciclismo dà le direttive: “Zone di partenza e arrivo chiuse al pubblico, evitare assembramenti anche lungo il percorso”

La Federazione Spagnola spiega le misure necessarie per affrontare l’emergenza coronavirus. Con il decreto del Governo che chiede porte chiuse, il ciclismo deve adattarsi come può vista la sua natura peculiare di sport aperto a tutti. Se nel caso della pista è dunque semplice immaginare le conseguenza, con le manifestazioni nei velodromi che si svolgeranno chiaramente a porte chiuse, più complesso ovviamente il caso di strada, MTB e le altre specialità. In questi casi è richiesto dunque all’organizzatore di “prevedere di tenere zone di partenza e arrivo opportunamente delimitate e chiuse al pubblico, con una distanza sufficiente che permetta di evitare assembramenti”.

Sarà inoltre “necessario realizzare quante più misure possibili per comunicare agli appassionati questa situazione, così come bisognerà evitarle lungo il percorso”. La RFEC inoltre raccomanda agli organizzatori di coordinarsi con le istituzioni e organismi governativi locali di ogni comunità in materia di salute e sport per eventuali altre misure necessarie addizionali.

Le corse più imminenti, che sono di conseguenza quelle interessate dall’ordinanza ministeriale emanata ieri, sono Volta a Catalunya (23-29 Marzo) e GP Indurain (4 Aprile). Resta fuori per un soffio il Giro dei Paesi Baschi (6-11 Aprile), ma appare plausibile la misura possa essere estesa in seguito, specialmente in una regione che al momento è tra le più colpite del paese. Bisognerà vedere se queste corse avranno il personale e la logistica necessaria, nonché eventualmente il supporto delle amministrazioni locali, per poter garantire il rispetto di una ordinanza che chiaramente richiede uno sforzo non indifferente aggiuntivo all’intera organizzazione, come ha dimostrato ASO in questi giorni alla Parigi – Nizza, che continua con misure simili.

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