Giro del Belgio 2019, la prima volta di Remco Evenepoel: “Mi sentivo molto bene e volevo attaccare”

Remco Evenepoel ottiene la sua prima vittoria da professionista al Giro del Belgio 2019. La giovane promessa della Deceuninck – Quick-Step ha dominato la seconda tappa, correndo da grande protagonista sulle strade di casa, dapprima iniziando l’azione decisiva a circa 50 chilometri dalla conclusione, poi trovando il modo di staccare tutti negli ultimi chilometri (l’ultimo ad arrendersi è stato il connazionale Victor Campenaerts, frenato da una caduta nel finale mentre i due si stavano involando verso il traguardo.

“Il percorso non era esattamente adatto alle mie caratteristiche, pensavo fosse complicato fare la differenza – ha esordito subito dopo il successo, che gli ha permesso anche di diventare leader della classifica generale – Campenaerts era con me nel finale di tappa e mi ha detto che la squadra non lo autorizzava a tirare. Sapendo di averlo a ruota, per me significava dover dare tutto e prendere i rischi del caso. Poi Victor purtroppo è caduto e sono rimasto solo, se non fosse scivolato forse non avrei vinto. Sarebbe stata comunque una buona prestazione, anche se fossimo arrivati insieme, ma le cose sono andate diversamente”.

Già alla vigilia della corsa di casa Evenepoel aveva dimostrato una grande condizione, contribuendo al successo della sua squadra nelle prove delle Hammer Series, un preludio a quanto doveva arrivare. “La squadra mi aveva avvisato di essere prudente davanti – ha proseguito – Ho seguito il consiglio e mi sono tenuto tra i primi in ogni tratto importante della corsa. Mi sentivo molto bene e volevo attaccare“.

Remco si dice felice di aver ottenuto la prima vittoria fra tanti tifosi e dopo essere passato davanti al suo fan club sul Grammont, pur ammettendo che il successo è arrivato in una corsa non di primissimo livello. Ora lo aspetta un compito ancora più difficile, conservare il primato conquistato. Una impresa che non lo spaventa e che affronterà a viso aperto: “Ora ho un minuto di vantaggio sugli altri – ha concluso – Nella cronometro farò tutto quel che posso per guadagnare ancora qualcosa sui miei rivali più vicini, anche se forse non sarà possibile. Ho un buon margine e potrò partire per ultimo, conoscendo i tempi dei miei avversari, questo è sempre positivo”.

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