Federciclismo, conclusi i tre giorni di raduno dei nuovi tecnici: “Delineata prima programmazione”

Tre giorni di incontri e riunioni per i nuovi tecnici federali. Un raduno svoltosi a Cambiago, in provincia di Milano, che hanno rappresentato un momento importante per la pianificazione del lavoro 2022 per stabilire le linee guida, iniziando a lavorare sui programmi ed effettuando alcuni approfondimenti riguardo collaborazioni e progettualità. La nuova struttura tecnica ha così avuto la possibilità di cominciare a conoscersi e confrontarsi, avviando una collaborazione sinergica tra le varie specialità, con la mente sempre più pronta e focalizzata a quel lavoro di multidisciplinarietà che può dare frutti importanti. Al centro dell’evento ovviamente il team manager Roberto Amadio, che ha poi coordinato i lavori che hanno visto il focus su argomenti come calendari, logistica, amministrazione, comunicazione, psicologia e prodotti tecnici.

“Abbiamo avuto tre giornate intense e costruttive dove sono intervenute circa 50 persone, tra preparatori, collaboratori e tecnici delle 16 differenti discipline – spiega il coordinatore delle selezioni nazionali – La presenza dei vari staff ha permesso di delineare una prima programmazione della stagione, sia dal punto di vista tecnico che logistico. Particolare attenzione è stata posta al tema della preparazione con l’implementazione di nuove tecnologie e metodologie di allenamento, insieme all’analisi dei punti di forza e di debolezza della nostra federazione. L’obiettivo è di alzare sempre di più il livello delle performance. Questi giorni sono stati un’opportunità per spiegare tutti la complessità della macchina federale”.

Interviene anche il presidente Cordiano Dagnoni, che sottolinea l’importanza di questi tre giorni come punto di partenza per il nuovo corso dopo gli annunci fatti la settimana scorsa: “Se devo riassumere quanto fatto, penso a 3 parole inglesi: workshop, brainstorming e team building. Come Federciclismo abbiamo messo a disposizione tutti gli strumenti possibili. Vogliamo che i nostri tecnici, e di conseguenza gli atleti, siano messi nelle migliori condizioni per raggiungere gli obiettivi”.

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