FCI, ciclismo pronto a ripartire: “Tecnici ragionano a come tornare ad allenarsi”

Il ciclismo si prepara alla ripresa delle attività. In attesa di sapere le decisioni del governo, che sembra orientato verso la riapertura, pur condizionata ovviamente ad alcune regole, la Federazione Ciclistica Italiana torna a chiedere quantomeno la possibilità che i professionisti possano riprendere i propri allenamenti. Per questo, in seguito ad una consultazione con i presidenti regionali svoltasi venerdì 17 aprile, è stato ufficialmente avviato un iter di valutazione riguardo la ripresa degli allenamenti una volta data la possibilità da parte delle Istituzioni.

Consapevoli che la riapertura sarà innanzitutto in solitaria, anche in ragione degli studi che hanno evidenziato che la distanza necessaria è superiore a 1,5 metri, i vertici valutano anche che i vari impianti del ciclismo come centri territoriali, velodromi, scuole di  ciclismociclodromiimpianti di BMX fuoristrada rappresentano strutture che consentono il rispetto delle prescrizioni sanitarie.

“In realtà il ciclismo non si è mai fermato in questi giorni di emergenza – dichiara il presidente Di Rocco -. Nonostante il blocco di tutte le attività, il nostro mondo ha mostrato una vitalità e forza propositiva che permetteranno anche di arricchire le nostre attività in futuro. Penso alle iniziative “virtual” legate al Giro d’Italia, a tutte le forme di allenamento online che la Federazione ha messo a disposizione sin dai primi giorni di lockdown e alle attività di volontariato di molti nostri atleti. In occasione dell’ultimo confronto con il Ministro Spadafora, ci è stato chiesto di pazientare ancora riguardo la ripresa degli allenamenti. Abbiamo accettato di buon grado, facendoci promotori presso il nostro mondo di questa richiesta, in virtù del principio di responsabilità che ci ha sempre distinto e che ci ha consigliato, prima ancora dei decreti legislativi, di chiedere ai nostri atleti di fermarsi Ci auguriamo, adesso, che si possa il prima possibile tornare ad allenarsi. I nostri tecnici stanno ragionando come farlo, anche alla luce di diverse evidenze scientifiche che sconsigliano, in questa fase, l’allenamento di gruppo”.

Rilanciando anche le valutazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il presidente FCI sottolinea anche “il profondo valore sociale” della bicicletta, con l’auspicio che la bicicletta, “assumerà un valore centrale nelle strategie di spostamento urbano alternativo ai mezzi pubblici, come dimostrano numerose iniziative messe in campo da Comuni e Regioni“. Ovviamente, il primo passo è dunque tornare ad allenarsi, potersi avvicinare alla quotidianità precedente, per poi poter pensare nuovamente alle corse: “In attesa di stabilire come riprendere correttamente lo svolgimento delle manifestazioni ciclistiche, mi auguro che quanto prima ci si possa tornare ad allenare“, rilancia Di Rocco.

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