Esclusiva – Cordiano Dagnoni: “Sport come il calcio sono ricchi anche grazie ai biglietti. Anche un solo euro a tifoso aiuterebbe”
Cordiano Dagnoni elogia il Tour of the Alps e riflette sul tema dei biglietti nel ciclismo. Il Presidente della Federazione Ciclistica Italiana ha partecipato alla presentazione del percorso della corsa a tappe che anche nel 2026 si correrà a cavallo tra Austria (con partenza a Innsbruck), Alto Adige e Trentino. L’anno prossimo la competizione, in programma dal 20 al 24 aprile, festeggerà la sua decima edizione da quando ha assunto la nuova denominazione, che ha un respiro più internazionale. Se si conta anche la sua precedente organizzazione, quando era Giro del Trentino, la storia è molto più lunga e affonda le sue radici nel 1979. Negli anni, il Tour of the Alps è diventato qualcosa di più di un semplice appuntamento di preparazione al Giro d’Italia.
Ne è consapevole anche Cordiano Dagnoni, che abbiamo intervistato in esclusiva in occasione della presentazione del percorso, avvenuta a Milano la sera di giovedì 13 novembre: “Dieci anni del Tour of the Alps dimostra la crescente qualità di questa organizzazione – ha dichiarato il Presidente della Federazione Ciclistica Italiana a SpazioCiclismo – Come è stato sottolineato da Giacomo Santini, questa corsa rappresenta una storia ancora più lunga con il Giro del Trentino. È una gara storica nel calendario, in quello italiano è seconda solo al Giro d’Italia. Ci aspettiamo grandi prestazioni dai nostri giovani che sono in grande crescita, come per esempio Antonio Tiberi e Giulio Pellizzari e per il futuro Lorenzo Finn, che nelle categorie giovanili ha già dimostrato di essere un campione. Siamo fiduciosi di avere un futuro roseo per il ciclismo italiano”.
Il numero uno della FCI ha anche parlato della questione dei biglietti nel ciclismo, che è tornata di attualità nell’ultimo periodo dopo la nostra intervista a Filippo Pozzato, secondo cui il modello con l’accesso gratuito dei tifosi non è sostenibile per il business del ciclismo. Cordiano Dagnoni ha le idee chiare sul tema: “Alcuni sport come il calcio sono molto ricchi anche grazie al ticketing. Se dovessero far pagare anche solo un euro, una cifra assolutamente simbolica, a tutti gli appassionati che accorrono sulle salite per vedere le corse, sarebbe un grande aiuto per gli organizzatori e per tutto il movimento ciclistico”. Insomma, il presidente è d’accordo con le posizioni dell’ex professionista, oggi presidente di PP Sport Events, che organizza corse come il Giro del Veneto e la Veneto Classic.
Infine il presidente della Federazione Ciclistica Italiana ha speso parole di elogio e stima per Elia Viviani, che di recente ha terminato la sua carriera da professionista: “Il suo soprannome è il Profeta e non è stato dato a caso. È stato un riferimento per tanti. Credo che con la sua esperienza, con la serietà, con la sua professionalità, continuerà a dare un contributo importante al ciclismo italiano”. Parole che confermano la stima di tutto il movimento ciclistico per il veneto, oro a Rio 2016 nella pista e plurivincente su strada.
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