Doping, Tribunale Marsiglia chiede la radiazione per Di Grégorio

Il tribunale civile di Marsiglia chiede la radiazione di Rémy di Grégorio. Attualmente sospeso per una positività all’EPO durante l’ultima Parigi-Nizza, l’ormai ex corridore della Delko – Marseille, al quale le controanalisi hanno confermato la violazione, è ancora sotto processo per i fatti del 2012, quando fu fermato dalla polizia durante il Tour de France. All’epoca correva per la Cofidis e fu fermato per tentato uso di metodi dopanti visto che, con il telefono sotto controllo della autorità, nei giorni precedenti alla Grande Boucle aveva manifestato le intenzioni di ricorrere al doping ematico.

In quei giorni aveva inoltre acquistato su internet 100 aghi microperfusori a farfalla, 80 siringhe da 20ml e acquistato in farmacia 500 ml di glucosio, consideranta una sostanza coprente di prodotti dopanti. Il procuratore Frank Lagier ha dunque chiesto per lui un anno di prigione con la condizionale e la radiazione dal ciclismo in quanto “non è un corridore virtuoso, animato dalla volontà di vincere corse in modo leale, e ha danneggiato l’etica sportiva di quel monumento che è il Tour de France”.

La sentenza, che avrebbe potenzialmente un enorme impatto sulla giurisprudenza in questo ambito è attesa per il 2 luglio, a sei anni dai fatti e a pochi giorni dal via della nuova edizione della Grande Boucle. Il corridore all’epoca era stato fermato e poi gli era stato concesso di ripartire, vincendo anche una causa contro la sua ex squadra per ingiusto licenziamento. E chissà che, in caso di sentenza ora sfavorevole, anche quella sentenza non possa essere ribaltata.  I suoi avvocati nel frattempo sostengono che il prezzo pagato dal corridore in questi sei anni, lontano dal ciclismo che conta, possa essere una pena già sufficiente.

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