B&B Hotels, Jérôme Pineau si sfoga: “Mi prendo le mie responsabilità per come è andata, ma il mio nome è stato infangato e so che qualcuno ha fatto festa”
Quello della squadra francese che avrebbe dovuto diventare una realtà multi-milionaria, sotto la direzione sportiva di Jérôme Pineau, è stato uno dei casi caldi dell’inverno ciclistico. La realtà che fino al termine della stagione era nota come B&B Hotels-KTM sarebbe stato in procinto di cambiare volto grazie alla firma di alcune sponsorizzazioni di altissimo profilo, tanto da far pensare a un organico, quello maschile, notevolmente potenziato, e alla creazione di una squadra femminile e di una giovanile. Alla fine, dopo settimane di mezzi annunci e di voci incontrollate, non se n’è fatto nulla e la squadra ha smesso in pratica di esistere.
Al centro di tutta la vicenda la figura di Pineau, ex corridore e successivamente dirigente sportivo ormai di lungo corso. Il francese aveva scelto di non commentare quanto successo fino a qualche ora fa, quando è intervenuto su RMC Sport: “Ora ne ho abbastanza, il mio nome è stato fin troppo infangato – le parole di Pineau – Si è detto di tutto, ma non è che le cose sono andate male per chissà quali oscure ragione. Semplicemente, non abbiamo ricevuto il sostegno che avremmo voluto. Però, essere attaccato sul piano personale è troppo”.
Pineau ha aggiunto: “Comunque, non voglio sfuggire alle mie responsabilità. Non ho parlato finora perché c’era un procedimento in corso. Ho lasciato parlare gli altri perché sapevo che, dopo quello che è successo, ci sarebbero state tante persone che avrebbero festeggiato. Ma, ripeto, mi assumo tutte le responsabilità per il fallimento del progetto. Sono un ex atleta professionista e per uno come me è dura mandare giù le sconfitte”.
Il francese, classe 1980 e giù di sella dall’inizio del 2016, però non si arrende: “Il ciclismo è la mia passione, mi piace, è la mia vita e tornerò a viverlo”.
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