Arkéa-Samsic, Warren Barguil sarà al Giro d’Italia 2023: “Voglio entrare nella cerchia dei vincitori di tappa nei tre Grandi Giri”

Si aggiunge un altro nome di spicco alla comitiva del prossimo Giro d’Italia. Warren Barguil ha infatti ufficializzato che la Corsa Rosa sarà il grande obiettivo della sua stagione 2023. Il francese sarà uno degli uomini di riferimento dell’Arkéa-Samsic, squadra che ha conquistato un posto nel WorldTour (e quindi la conseguente chiamata garantita a tutte le corse più importanti del calendario internazionale, Giro compreso). L’annuncio di Barguil segue di qualche ora quello di un suo connazionale, Thibaut Pinot, il quale ha confermato che nella prossima annata tornerà alla Corsa Rosa con ambizioni.

Ambizioni dichiarate, e particolareggiate, quelle di Barguil. Il 31enne bretone verrà al Giro con l’intenzione di vincere una tappa, in modo da completare una “tripletta” che lo farebbe entrare in una cerchia molto ristretta, quella dei corridori capaci di alzare le braccia in tutte e 3 le grandi corse a tappe: “Sarebbe bellissimo poter completare la ‘trilogia’ – le parole del francese raccolte da Ouest-France – È una cosa che mai avrei immaginato possibile prima di passare professionista”.

Barguil in carriera ha già vinto due tappe al Tour de France e altrettante alla Vuelta a España: “Ma nella prossima stagione di sicuro per ora c’è solo il Giro d’Italia. È un mio grande desiderio e sarà il mio obiettivo primario del 2023, insieme alle corse di un giorno. In Italia vedrò quello che riuscirò a fare, il Giro è molto diverso dalle altre due grandi corse a tappe. Il Tour? Non lo escludo, ma dovrò vedere come reagirà il mio corpo dopo il Giro”.

Solo per le tappe, quindi? “Prima della fine della carriera, potrei anche ripensare a provare a fare classifica, ma al momento non ci penso. Le corse di un giorno rimangono il mio obiettivo principale – le parole di Barguil, che in passato è stato due volte decimo al Tour de France – Non penso che valga la pena sacrificare vittorie per fare ottavo in una classifica generale. Spesso mi è capitato di essere frustrato in situazioni in cui, per fare classifica, dovevo semplicemente stare a ruota. Nel 2022, invece, ho avuto grande spinta dal puntare alle classiche e ai singoli traguardi (nella stagione appena conclusa ha vinto il Gp Indurain e chiuso al terzo posto la Freccia del Brabante, fra le altre cose – ndr)”.

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