Androni-Sidermec, svelato il roster per il debutto alla Vuelta al Tachira

La stagione dell’Androni Giocattoli-Sidermec è pronta al suo primo atto. La formazione Continental Pro italiana, che l’anno scorso si è confermata campionessa d’Italia conquistando di nuovo la Ciclismo Cup, nonostante il tentativo di rimonta operato dalla Neri Sottoli Selle Italia KTM nel finale. Gli uomini della squadra di Savio ripartiranno dal Venezuela, prendendo parte alla 55.ma edizione della Vuelta al Tachira. Un appuntamento ormai tradizionale per la squadra italiana, che dal 12 al 19 gennaio sarà impegnata sulle strade sudamericane per provare a iniziare nel migliore dei modi il proprio 2020.

Il team ha annunciato i nomi degli otto corridori selezionati per l’evento. Il roster mostra un certo bilanciamento tra corridori italiani e sudamericani, confermando l’anima internazionale del progetto. Gli unici due azzurri presenti all’evento saranno Nicola Venchiarutti, che era stato stagista nel 2019, e Luca Pacioni, pronto a tornare a indossare la divisa che aveva nel 2016 e 2017. Molto nutrita invece la compagine sudamericana, a partire dal debuttante Jhonatan Restrepo e dall’altro colombiano Daniel Muñoz, a cui si aggiungono i nomi del costaricense Kevin Rivera e dell’ecuadoriano Jefferson Cepeda.

Ad accompagnare la squadra saranno il direttore sportivo Giampaolo Cheula e il team manager Gianni Savio. Quest’ultimo ha spiegato le proprie sensazioni in vista della competizione: “Abbiamo una squadra giovane con un mix di ciclisti italiani e sudamericani. Ancora una volta onoreremo la Vuelta al Táchira e daremo spettacolo. Lo meritano i tifosi venezuelani che ci ricevono sempre con tanto affetto. Saremo anche orgogliosi di presentare la nostra maglia con lo scudetto”. Una buona prestazione sarebbe un ulteriore incentivo per convincere Rcs ad assegnare una delle tre Wild Card a disposizione delle formazioni Continental Pro per il Giro d’Italia 2020, sicuramente un obiettivo fondamentale per il team. Con il sogno di rivivere l’emozione di un successo di tappa, come avvenuto quest’anno con il sigillo di Fausto Masnada.

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