CicloMercato 2021, Giovanni Visconti sul trasferimento di Mark Cavendish: “Condanniamo le ingiustizie, non la voglia di un campione”

Giovanni Visconti interviene in difesa di Mark Cavendish e Patrick Lefevere. La polemica in questi giorni è scoppiata dopo che il team manager belga ha rivelato che l’ingaggio dell’esperto velocista britannico è potuto accadere grazie alla presenza di uno sponsor, portato dal corridore. Solo così Cannonball ha potuto fare ritorno alla Deceuninck – QuickStep, formazione con la quale si era già rilanciato in passato, tornando ai suoi massimi livelli. Per alcuni la situazione non ha mancato di ricordare l’inchiesta “Paga Per Correre” per le quali erano state indagate alcune squadre italiane e i relativi dirigenti, ma il futuro corridore della Bardiani CSF Faizanè ha voluto sottolineare come non si possano mettere a paragone le situazioni.

Mi va di dire che se ti chiami Mark Cavendish e porti in dote uno sponsor che faciliti il tuo ingaggio non è lo stesso che farlo chiamandoti Mario Rossi – scrive il siciliano sui social – CAV è un campione e avere la voglia di correre ancora per finire come un campione merita gli rende solo Onore! Tutto questa specie di scandalo mediatico, tutte queste bocche aperte incredule, tutti questi giudizi che sono più sentenze che giudizi sono solo mancanza di rispetto verso uno che ha fatto la storia nel ciclismo degli anni 2000!! E poi fatemi capire, ha per caso rubato il posto a qualcuno? Hanno lasciato a piedi qualcuno per prendere lui? Non credo, è una situazione ben diversa !”

Come molti, Visconti sottolinea che forse Lefevere avrebbe potuto evitare di farsi sfuggire la cosa, in modo da risparmiare le discussioni che stanno animando questi ultimi giorni, ma questo non toglie meriti alla decisione: Magari Patrik poteva evitare di dirlo per evitare inutile clamore , su questo si può discutere … ma è stato comunque bravo a concedere questa possibilità ad uno come Mark. Smettete di fare sempre i soliti ‘screditatori’ del ciclismo, condanniamo le ingiustizie non la voglia di un campione di chiudere degnamente!” 

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