CicloMercato 2021, Fabio Aru: “Sarà un cambiamento, a giorni si saprà qualcosa di più”

Fabio Aru torna a parlare dopo un periodo di assenza. Il corridore sardo ha ripreso gli allenamenti in questo periodo, intenzionato a farsi trovare pronto per un 2021 in cui si augura di poter finalmente vivere il riscatto che per tre anni ha cercato invano con la maglia della UAE Team Emirates. Dal 2017, infatti, il Cavaliere dei Quattro Mori non alza più le braccia al cielo, vivendo stagioni difficili e di grandi frustrazioni, culminate probabilmente con il mesto ritiro dal Tour de France quest’anno e le numerose critiche subite, anche dalla sua stessa dirigenza.

“Le cose sono andate non bene negli ultimi anni, spero di vivere momenti un po’ diversi nel prosieguo della mia carriera – racconta a RadioCorsa – Quando fai buoni risultati tutti vogliono darti consigli, bisogna ascoltare poche persone però. Quando vinci hai 30 cugini, 10 fratelli, genitori dappertutto, quando invece le cose non vanno benissimo tanti di voltano le spalle e ti criticano, ma è così la vita non solo lo sport”.

Ovviamente, cambiare aria è qualcosa di praticamente scontato dopo la sua rottura con la attuale squadra, nella quale era approdato nel 2018 con grandissime ambizioni da parte di entrambi, tanto da essere stato per tre stagioni tra i più pagati in gruppo visto lo status con cui si presentava tre anni fa. Purtroppo, le cose non sono assolutamente andate come sperava e gli ci è voluto anche tempo per affrontare la questione anche a livello mentale: “La voglia di tornare ad alto livello, la grinta, la voglia di mettersi in gioco c’è sempre stata. Prendere legnate può essere costruttivo una volta, quattro-cinque fanno male. Negli ultimi mesi ho passato periodi non troppo belli, anche per questo avevo preferito prendermi un po’ di tempo per me. Ci sarebbe bisogno di ritrovare un certo feeling con le buone prestazioni”.

Cosa attende dunque Fabio Aru nel suo futuro prossimo? Si era passato di un possibile ritorno al Ciclocross, la sua prima passione sulle due ruote. Una eventualità che non scarta del tutto, anche se non sarà un ritorno volto a fare risultato: “Se avessi la possibilità di fare qualche gara di un livello non troppo alto mi piacerebbe come esperienza, magari a fine dicembre-inizio gennaio, perché mi piaceva tanto come disciplina”. Tra le corse che invece vorrebbe tornare a fare sicuramente c’è il Giro d’Italia, ma più in generale vorrebbe per il prossimo anno un calendario maggiormente nazionale: “Il Giro mi manca, negli ultimi anni ho sempre fatto il Tour, che mi piace altrettanto. Sarebbe bello fare il Giro e anche qualche gara in più in Italia“.

E con quale maglia affronterà queste nuove sfide? Ancora non è dato sapere, anche se le ultime opzioni più concrete sembrano accostarlo alla nuova Qhubeka Assos o alla Vini Zabù Brado KTM. “È una questione di progetto, di programmazione – risponde riguardo la sua prossima squadra – Comunque sarà un cambiamento, deve esserci un cambiamento. Mi sono voluto prendere tutto il tempo necessario, mi sto allenando dopo una decina di giorni di riposo, faccio palestra e qualche camminata a piedi. A giorni si saprà qualcosa di più“.

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