San Marino, sempre più sportivi scelgono i benefici fiscali del piccolo Stato: “Ma queste sono residenze vere, non fittizie”

La Repubblica di San Marino sembra essere il nuovo paradiso degli sportivi, soprattutto dei ciclisti. È oramai cosa nota, infatti, che i campioni del nostro sport scelgono di stabilire la loro residenza in territori da cui possono ottenere importanti benefici fiscali: negli ultimi anni molti ciclisti si sono trasferiti, per esempio, a Lugano, ad Andorra o nel Principato di Monaco. Secondo quanto riportato da Il Resto del Carlino, adesso anche il piccolo Stato all’interno della nostra penisola è diventata una delle mete più ambite dagli sportivi per porvi la residenza. Tra questi ben 16 ciclisti e due piloti.

Per quanto riguarda il mondo del ciclismo il quotidiano riporta i nomi dei primi due classificati dell’ultimo Giro d’Italia, Egan Bernal Damiano Caruso (il cui entourage ci ha tuttavia confermato di avere conservato la residenza nella sua Ragusa dopo aver solo inizialmente avuto un interessamento a questa possibilità), ma anche altri professionisti (per i quali resta dunque da verificare eventualmente abbiano effettivamente portato a termine la procedura) come il neo campione del mondo tra gli Under 23 Filippo Baroncini e Giulio Ciccone, Vincenzo Albanese, Leonardo Basso, Nicola Conci, Alexander Konychev, Simone Velasco, Matteo Malucelli, Lorenzo Rota, Giovanni Carboni, Matteo Fabbro, Jonathan Canaveral Vargas, Kevin Manuel Rivera Serrano, Lorenzo Fortunato e Manuele Boaro.

Le motivazioni di questa scelta sono legate alla legge approvata a dicembre 2020 di “residenza atipica a regime fiscale agevolato” che agevola del 7% la tassazione sui redditi prodotti all’estero. Il segretario di Stato allo Sport Teodoro Lonfernini, però non vuole sentir parlare di paradiso fiscale: “Ma preferiamo essere il paradiso dei campioni, delle stelle dello sport […] Queste sono residenze vere, non fittizie. E non è quello fiscale lo spirito principale che ha mosso quella legge. Una legge trasparente, nel pieno rispetto dell’integrazione territoriale”.

Secondo Lonfernini, quindi, la scelta dei ciclisti sarebbe legata ad una zona dove è più facile allenarsi: “Perché scelgono aree territoriali che possano essere adatte agli allenamenti. Scelgono un territorio sicuro e tranquillo. Quando non sono in giro per il mondo questi sportivi vivono la nostra comunità. Se poi c’è anche un vantaggio fiscale, perché no. Ma non sono arrivati a San Marino alla ricerca di un paradiso fiscale“.

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