MPCC, 16 i casi di doping nel ciclismo nel 2022 – Italia al terzo posto per numero di positivi tra tutti gli sport

Sono 16 i casi di doping rilevati nel ciclismo in questa stagione. È quanto emerge dal classico rapporto annuale dell’MPCC, il Movimento per il Ciclismo Credibile, che ha tenuto conto di tutte le positività emerse nelle varie discipline sportive tra il 1 gennaio e il 30 settembre di quest’anno per stilare la sua classifica sulla credibilità degli sport. La graduatoria è comandata da sollevamento pesi (55 positività) e atletica leggera (54), mentre il ciclismo è al settimo posto con i suoi 16 casi, nove dei quali riguardano il ciclismo su strada. Tra questi, l’MPCC include anche quelli degli azzurri Michele Gazzoli, sospeso per un anno dall’UCI per l’assunzione non intenzionale di una sostanza vietata (il Tuaminoeptano) e licenziato dall’Astana Qazaqstan, e Vincenzo Russo (corridore amatore che inizialmente era stato confuso con l’ex portacolori del Team Qhubeka, invece completamente estraneo alla vicenda), che sarebbe sfuggito a un controllo antidoping.

Riguardo all’Italia, il report evidenzia inoltre che, con 32 casi, il nostro paese è al terzo posto tra le nazioni con più positivi (considerando tutti gli sport) alle spalle della Russia (135 casi) e degli Stati Uniti (53), mentre per quanto concerne il ciclismo nostrano vengono fatte notare le numerose sospensioni comminate dalla NADO (l’organizzazione nazionale antidoping) ai cicloamatori per l’utilizzo di sostanze dopanti quali l’EPO.

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