Parigi-Roubaix Donne 2021, Elizabeth Deignan raggiante: “Essere la prima donna a fare l’ingresso nel velodromo è qualcosa di speciale”

Grande entusiamo per Elizabeth Deignan all’arrivo della Parigi Roubaix 2021 al femminile. L’atleta della Trek-Segafredo ha saputo realizzare una vera e propria impresa nella prima edizione al femminile della classica francese, battendo Marianne Vos (Team Jumbo-Visma) e la compagna Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo) dopo un lungo attacco solitario. La britannica è diventata così la prima ciclista donna a fare l’ingresso nel velodromo di Roubaix in una corsa di questo prestigio. Un onore che la britannica non ha esitato a sottolineare, rimarcando come fino ad oggi avesse sempre e solo visto gli uomini lottare nel velodromo per la conquista della classica francese.

La campionessa del mondo 2015, di fronte ai giornalisti, ha raccontato la sua trionfale giornata, spiegando fin da subito come il suo non fosse un attacco pianificato: “Assolutamente non era pianificato. Chi farebbe un piano del genere? Il vero piano era quello di non avere regole troppo rigide oggi. Siamo venute qui con Ellen (Van Dijk ndr) e Elisa (Longo Borghini ndr) come capitani e io ero al terzo posto nelle gerarchie, con il compito di stargli vicino e di prendermi cura di loro. Ma mi sono accorta che non erano in un ottima posizione e nel primo settore di pavé ho visto che avevo un piccolo margine, così ho pensato che se avessi attaccato, le avversarie sarebbero state costrette a inseguire”.

È stata una corsa molto faticosa – ha ammesso la britannica – ma mi sentivo in controllo e sapevo di doverlo mantenere, perché sapevo di non dover andare oltre il limite. Se inizi a saltare sulle pietre rischi di ritrovarti a rallentare troppo e questa è stata la mia paura fino a quando non sono arrivata agli ultimi settori”.

La nativa dello Yorkshire ha poi speso parole anche per Marianne Vos, sua principale avversaria in questa giornata: “Mi hanno comunicato che si avvicinava e mi sono subito preoccupata. Sapevo che si stava avvicinando velocemente e ovviamente non è mai bello sapere di avere Marianne al tuo inseguimento. Per fortuna sapevo di avere comunque un buon margine”.

Infine la vincitrice odierna si è soffermata sulle sensazioni provate nell’entrare per prima nel velodromo di Roubaix, un’esperienza sognata da qualsiasi ciclista: “È semplicemente surreale. Per anni l’ho visto in televisione nella corsa maschile e poter dire che sono la prima donna a farlo è davvero speciale”.

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