Coronavirus, il Viminale ribadisce: no a jogging e sport

 

Il Viminale conferma ancora una volta il divieto di fare attività sportiva. Nell’ultimo mese ci stiamo ormai abituando al susseguirsi dei decreti per fronteggiare la situazione di emergenza e alle successive interpretazioni. Il mondo dello sport e della bici non sono esenti, con le restrizioni che sono man mano aumentate con il passare dei giorni, partendo  dalla deroga per i soli professionisti fino a giungere al divieto pressoché totale, con la possibilità di usarla soltanto come mezzo per gli spostamenti necessari o nei pressi della propria abitazione, con alcune regioni che hanno vietato anche quest’ultima possibilità.

 

Nella serata di ieri, una circolare del Ministero dell’Interno sembrava aprire nuovi spiragli alla possibilità di fare sport all’aperto, in quanto veniva dichiarata la possibilità di passeggiare nei pressi della propria abitazione. Il Viminale, però, quest’oggi ha specificato che quella era una possibilità già prevista dal decreto e che quindi l’interpretazione che in molti hanno dato alla circolare si è rivelata sbagliata: “Le regole sugli spostamenti per contenere la diffusione del coronavirus non cambiano – si legge all’inizio della circolare – […] Per quanto riguarda l’attività motoria è stato chiarito che, fermo restando le  limitazioni indicate, è consentito camminare solo nei pressi della propria abitazione. La circolare ha ribadito che non è consentito in ogni caso svolgere attività ludica e ricreativa all’aperto e che continua ad essere vietato l’accesso ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici” è la parte sullo sport che conferma tutti i divieti in essere.

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