Mondiali Pista jrs Cairo 2021, grazie al successo di Dario Belletta l’Italia chiude con un altro oro e dieci medaglie totali

Si sono conclusi ieri al Cairo i Mondiali Pista Juniores. L’Italia torna dall’Egitto con 10 medaglie, di cui due d’oro, e il terzo posto nel medagliere finale. Dopo il titolo mondiale di Samuele Bonetto, il secondo titolo mondiale lo conquista, proprio nella giornata conclusiva, Dario Igor Belletta, che vince con splendida autorevolezza il torneo dell’Eliminazione. L’azzurro, già campione italiano e vice campione europeo dell’Omnium, fornisce una prova d’orgoglio dopo la delusione di ieri, quando è stato squalificato nelle fasi finali proprio dell’Omnium.

Racconta quanto è successo il CT Marco Villa, anch’egli particolarmente colpito dalla decisione di sabato dei giudici: “E’ stata una reazione di grande classe, dopo l’ingiustizia di ieri…”

La cosa ancora brucia: “Ha preso un warning nell’eliminazione (terza prova omnium, ndr) per delle spallate con un russo. Però è stato ammonito solo lui! Dico: nell’eliminazione, che è una prova dove uno tutti cercano di salvarsi, il giudice ha visto solo l’italiano…

Poi nella corsa punti finale ha corso benissimo e con una grande gamba. Dopo 50 giri aveva preso 2 giri e ribaltato la classifica, volando in testa con 20 punti di vantaggio. Al 47° giro, nel rientrare da dietro prendendo un nuovo giro, si è trovato il gruppo aperto e non avendo freni si è infilato sotto. Proprio in quel momento una parte del gruppo si è abbassata ed è stato costretto a salvarsi nella fascia di riposo. Eravamo a 7 giri dal successivo sprint e non ha tratto vantaggio da quella manovra. Non stava attaccando e non ha fatto cadere nessuno. Il giudice arbitro gli ha dato un altro warning e di conseguenza è arrivata l’espulsione… Pazzesco!!! Neanche alle Olimpiade ho visto questa rigidità nell’interpretare i regolamenti. A mio avviso si è trattato di un eccesso di protagonismo da parte del giudice arbitro.”

Dario Igor si è ritrovato fuori da una gara che stava dominando. Una grande delusione che Marco Villa ha trasformato in energia positiva: “Già ieri sera gli ho detto che avremmo vinto il prossimo anno l’Omnium, ma che domani (oggi, ndr) c’era l’Eliminazione da vincere. Ha reagito bene e con freddezza. Bravo!”.

La gara è emozionante, come tutte le eliminazioni. Dario Igor pedala costantemente nelle retrovie, tenendosi però largo per non rimanere invischiato nella pancia del gruppo. Spreca più energie degli altri, ma dimostra di averne quando rimangono in tre. Il ceko Koblizek prova a sorprendere tutti, ma il russo Dolzhikov e l’azzurro non ci stanno. Nel giro successivo il russo ha la corda e tiene all’esterno Belletta per 200 metri; Igor ne ha nelle gambe e tanta rabbia da scaricare sui pedali; lo passa nel rettilineo finale e porta a casa un bel titolo mondiale.

Belletta ha 17 anni, essendo nato a Magenta il 27 gennaio del 2004, corre per il Gb Junior Team Asd. Quest’anno, oltre ai titoli su pista, si è imposto anche nella 74 ^ Coppa Dondeo.

La giornata conclusiva ha regalato anche il quarto posto per la coppia Valentina Basilico e Sara Fiorin nella Madison. Le azzurre sono state brave a raccogliere punti in ogni sprint, ma hanno perso il treno giusto che ha permesso alla Francia (2^) e Olanda (3^) di soffiargli i posti d’onore sul podio. Titolo mondiale per la Russia, che ha preso due volte il giro e dominato gli sprint. Rammarico per il bronzo sfuggito per un solo punto, soffiato sul traguardo dell’ultima volata dalla Francia, ormai già sicura dell’argento.

Quarto posto anche nel Madison Uomini per gli azzurri Luca Collinelli e Matteo Lapo Bozicevich. Vince la Russia, che prende il giro con la Repubblica Ceka, seconda.

La conferma che il settore della velocità maschile inizia a muoversi arriva, dopo il bronzo di Predomo ieri, anche dai piazzamenti di Andrea Violato (4°) e Lorenzo Ursella (5°) nel chilometro vinto dal russo Skorniakov. Alessia Paccalini e Rebecca Bacchettini entrano nella finale 7-12 posto del Keirin, chiudendo rispettivamente 10 e 11. Oro alla russa Lysenko.

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