Vuelta a España 2022, la gara potrebbe tornare in Extremadura: “Stiamo continuando a disegnare come potrebbero essere le tappe”

La Vuelta a España 2022 si prepara a tornare in Extremadura. Con la stagione su strada 2021 ormai agli sgoccioli è già tempo di guardare avanti e pensare alla prossima annata. Se il Tour de France 2022 ha già svelato il suo percorso, per gli atri due grandi giri non c’è ancora nulla di ufficiale. In questi giorni Javier Guillén, direttore dalla corsa a tappe iberica, ha parlato con i giornalisti di as.com sulla possibilità che la comunità autonoma della Extremadura torni ad ospitare alcune tappe. La scorsa stagione qui si erano concluse due frazioni, con arrivo a Villanueva de la Serena, vinta da Florian Senechal (Deceuninck QuickStep), e a Pico Villuercas, conquistata da Romain Bardet (Team DSM).

“L’interesse della corsa è di tornare – ha dichiarato il direttore – Abbiamo visto la Vuelta in Extremadura l’anno scorso, ma non dipende solo da noi, ma anche dai nostri interlocutori […] e stiamo lavorando per organizzare qualcosa per la gara del prossimo anno. Forse sì, forse no. Scommetterei di esserci, ma stiamo continuando a disegnare come potrebbero essere la tappe“.

Per ora non si sa nulla su quali possano essere le città coinvolte, ma, sempre secondo il portale spagnolo, sembra che ci siano grosse possibilità che sia coinvolta la città di Trujillo. Si parla, poi, inoltre di un arrivo in salita a Piornal, che, con i suoi 1200 metri di altitudine, rappresenta il punto più alto della regione. Per ragioni logistiche dovrebbe essere candidata anche la città di Mèrida.

Guillén ha poi espresso il desiderio di portare prima o poi la sua corsa nelle Gran Canarie. La suggestione sembra essere arrivata da Mario Cipollini. L’ex sprinter italiano si è allenato spesso sulle strade delle isole, definendole come “la destinazione perfetta per i ciclisti”. L’obiettivo degli organizzatori del grande giro iberico, come riportato sempre da as.com, è chiaro: “Stiamo già lavorando per rendere questo possibile e incorporare almeno due isole. […] È una sfida per la Vuelta“.

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