La prima corsa dopo il lockdown non sarà una di quelle indimenticabili per Vincenzo Nibali. Il siciliano è tornato in azione alla Strade Bianche 2020, vinta da Wout van Aert, ma ha dovuto abbandonare la compagnia a metà gara, a seguito di una caduta. Per lui non sembrano esserci state conseguenze gravi sul piano fisico, anche se proprio in queste ore se ne saprà di più sotto questo aspetto. Dal punto di vista delle sensazioni e delle motivazioni personali c’è delusione per un esito decisamente lontano da quanto sperato. Per tutta la Trek-Segafredo non è stata una giornata da incorniciare, peraltro: l’unico corridore all’arrivo è stato Giulio Ciccone, 32esimo a quasi 20 minuti. Gli altri tutti ritirati.
“Non proprio la ripartenza che volevo – ha scritto Nibali ieri, sabato, sul suo profilo Instagram – Ma guardiamo oltre. Peccato per le forature, la caduta e la contusione alla mano. Facciamo passare la notte e poi, con il dottor Emilio Magni, valuteremo se saranno necessari ulteriori accertamenti”.
La Trek ha fatto sapere che Nibali ha sofferto un trauma contusivo alla mano sinistra, in particolare nella zona dell’eminenza tenar (parte alla base del pollice, sul palmo della mano – ndr).
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