Trek-Segafredo, Contador al Delfinato per “finire in buona forma, pronto per il Tour”

Alberto Contador arriva sereno al Giro del Delfinato 2017. L’obiettivo per lo spagnolo non è legato al risultato in questa ultima corsa di preparazione in vista del Tour de France, ma nel trovare il giusto colpo di pedale, che possa dargli conferme importanti riguardo il lavoro effettuato e le sue sensazioni prima della Grande Boucle. Approdato quest’anno alla Trek – Segafredo, il madrileno in questi mesi ha lavorato esclusivamente pensando al suo grande obiettivo stagionale, senza preoccuparsi della mancanza di vittorie ottenute sinora in questa stagione.

“Il lavoro effettuato sinora non è stato così intenso da essere abbastanza in forma adesso – ammette in conferenza – Ho cambiato molto il mio approccio, facendo meno lavoro intensivo, senza allenarmi nel dietro-moto, ma ho lavorato concentrato sul mese di luglio. Il mio obiettivo qui è dunque di finire in buona forma, pronto per il Tour”. Chiaramente, soprattutto per un corridore con il suo carattere, un buon risultato in questa corsa è importante anche per dare un segnale ai suoi avversari, ma non è assolutamente la priorità. “Fare una buona corsa qui è importante, mi piacerebbe fare bene – aggiunge – Ovviamente, tutti vorrebbero vincere qui, ma il Delfinato è il Delfinato e il Tour è il Tour“.

Con quest’ottica, ovviamente non preoccupano neanche le mancate vittorie nella prima parte di stagione. “Forse se fosse successo ad inizio della mia carriera sarebbe stato più difficile (da gestire, ndr) – commenta al riguardo – Malgrado i tanti secondi posti ed effettivamente la mancanza di vittorie, arrivo qui con molto più fiducioso rispetto ad altre volte“. Merito anche di una squadra che sarà completamente dedicata a lui, con al suo fianco un uomo come Bauke Mollema, che in salita nelle passate edizioni ha più volte dimostrato di potersela giocare con i migliori. Non al livello dei grandi rivali, ma comunque una selezione sicuramente di alto livello, che potrà sostenerlo in ogni terreno, con una presenza in salita molto importante. “Con questa squadra arrivo al Tour fiducioso – spiega – Tutti saranno al 100% al Tour e sarà una sfida molto dura. Forse Sky e Movistar avranno una squadra migliori, ma anche noi siamo forti. Tutti vogliono avere la squadra più forte possibile. È sempre molto difficile, ma per certi versi è anche più semplice provare a vincere contro il più forte”.

Riguardo i suoi rivali, chiaramente i maggiori indiziati sono Chris Froome e Nairo Quintana. I due arrivano da un percorso molto diverso fra loro, ma lo spagnolo, che in passato fallì il suo assalto al Tour dopo la partecipazione al Giro d’Italia, non esclude dalla lotta il colombiano, come invece ha fatto il britannico. “Abbiamo visto come è andato lo scorso anno alla Vuelta dopo il Tour – osserva – Al Giro non è sembrato forte come sempre, ma penso che starà bene al Tour”. Osservazione tutto sommato simile per quanto riguarda il Keniano Bianco: “Sono sicuro che Chris ha lavorato duramente. Al Giro di Romandia non stava benissimo rispetto ad altri anni, ma penso che già qui sarà molto forte”.

Inevitabile anche un accenno al suo futuro, oltre la Grande Boucle, direttamente alle possibilità di ritiro. Per il momento, una risposta concreta ancora non arriva. Il suo contratto con la formazione di Luca Guercilena prevede un altro anno e attualmente il Pistolero è pronto ad una nuova stagione, ma è ancora presto per una decisione definitiva. “Per ora il mio unico obiettivo è godermela – risponde – Vedremo corsa dopo corsa. Per il momento penso di continuare, ma vedremo con il passare del tempo. Potrei cambiare idea”.

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