Tirreno-Adriatico 2019, Adam Yates sdrammatizza: “Nessun rimpianto. Abbiamo dimostrato di essere una grande squadra”

Adam Yates è il grande sconfitto dell’ultima tappa della Tirreno-Adriatico 2019. In maglia azzurra sin dalla prima giornata della Corsa dei due Mari, il capitano della Mitchelton-Scott ha visto infrangersi per appena 31 centesimi le sue speranze di aggiudicarsi la classifica generale, cedendo il tridente a Primoz Roglic (Jumbo-Visma) al culmine di una palpitante cronometro conclusiva andata in scena sulle strade di San Benedetto del Tronto. Nonostante un’ottima prima parte di prova, nella quale ha perso appena 7 secondi dallo sloveno, il britannico ha ceduto di schianto nel segmento finale quando, complice il vento contrario, ha compromesso la sua prestazione pagando quei 26” che si sono rivelati fatali nell’assegnazione della vittoria finale.

“È stata comunque una settimana positiva – ha provato a sdrammatizzare a caldo dopo il traguardo – perché abbiamo vinto la crono a squadre e siamo andati vicini al successo in altre tappe. C’è un po’ di rammarico per il risultato finale, ma ho fatto del mio meglio e non è bastato. Ci saranno molte altre gare e la mia condizione è buona, quindi perché dovrei essere troppo dispiaciuto? Se il percorso fosse stato leggermente più tecnico, o se ci fosse stata una piccola salita, forse non avrei perso così tanto tempo. Questo percorso non si addiceva particolarmente alle mie caratteristiche, ma è andata così. Ci riproverò l’anno prossimo e spero che vada meglio”.

In vista del Tour de France il gemello d’arte proseguirà il suo percorso di avvicinamento in Spagna tra Catalogna (25-31 marzo) e Giro dei Paesi Baschi (8-13 aprile): “Abbiamo dimostrato di saper correre da squadra e di poter controllare la gara. Ci servirà da esperienza per il futuro, perché abbiamo avuto la maglia sin dal primo giorno. Abbiamo affinato gli automatismi e molti dei compagni di squadra che ho avuto qui saranno con me anche al Tour. Cosa dovrà fare mio fratello al Giro contro Roglic? Due giorni fa ho dimostrato che è possibile staccarlo, Simon dovrà fare la stessa cosa assicurandosi di perdere meno tempo a cronometro”.

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