TEAM UAE, la giornata perfetta di Mirza

Una giornata pressoché perfetta per Yousif Mirza.

Il campione nazionale degli Emirati Arabi Uniti (nella foto Bettini, assieme al compagno di squadra Durasek) ha onorato la 2^frazione del Dubai Tour (Ras al Khaimah stage, 186 km dal Dubai International Marina Club a Ras al Khaimah) promuovendo la fuga principale della tappa.

Assieme ad altri 4 attaccanti (Christian, Andreetta, Williams e Drucker), Mirza è fuoriuscito dal gruppo nei primi chilometri di gara, conducendo poi la corsa fino a 11 km dal traguardo e lottando nei due traguardi volanti del percorso (19,8 km e 94,8 km): due ottimi secondi posti per il corridore del Team UAE, preceduto solo dal veloce Drucker.

Con il gruppo tornato compatto, il Team UAE si è organizzato per supportare Modolo nell’approccio alla volata.
Lo sprint è risultato essere molto complicato, poco lineare, e anche la formazione diretta dai tecnici Maini e Pedrazzini ha dovuto adattarsi alle peculiarità della volata, con Consonni frenato da una sbandata in gruppo.
Modolo ha provato a seguire la scia di Kittel ai -300 metri, ma ha dovuto frenare e cambiare traiettoria e quindi rilanciare la bici, riuscendo comunque a tagliare il traguardo in 5^posizione.

Ancora un successo per Kittel, con Groenewegen 2° e Mareczko 3°.

In classifica generale, il nome di Mirza compare nella top 10: il campione degli UAE è 8° a 16″ da Kittel.

Sono contento di essere avere trascorso tutto il giorno nella fuga principale della tappa – ha spiegato Mirza – E’ stato per me un onore avere sfruttato al meglio l’opportunità, concessami dai direttori sportivi, di essere libero di cercare la fuga.

Abbiamo pedalato sempre a un buon ritmo, riuscendo a condurre la gara fino a quasi 10 km dal traguardo.

Questa tappa ha significato molto per me e per la mia crescita come ciclista: essere stato in fuga nella corsa di casa, vestendo la maglia di campione nazionale e correndo per il Team UAE, è qualcosa di speciale. 
Ho solo un piccolo rimpianto: quello di non essere riuscito a vincere almeno un traguardo volante, ma so bene che Drucker è un atleta molto veloce. 

Se mi sarà assegnato ancora nelle prossime tappe il compito di provare ad attaccare, sarà ben contento di riprovarci“.

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