#SpazioTalk, Domenico Pozzovivo: “La mia priorità è restare alla Intermarché. Finché avrò risposte positive dal fisico, non penserò all’età”

Domenico Pozzovivo non ha proprio intenzione di smettere. Anzi. Il corridore lucano, che compirà 40 anni domani – mercoledì 30 novembre – al momento è senza contratto per la prossima stagione, ma si sta già allenando da diverse settimane in vista della ripresa agonistica. La situazione di #CicloMercato che lo riguarda è comunque abbastanza fluida e la fine delle trattative potrebbe essere questione di giorni, se non ore. È stato lo stesso Pozzovivo a parlare della sua situazione in un’intervista a SpazioCiclismo, intervista in cui l’azzurro, in scadenza con la Intermarché-Wanty-Gobert, ha parlato anche del recente passato e delle aspettative future. Una parte della conversazione è ascoltabile nel podcast settimanale di SpazioCiclismo, SpazioTalk.

Ancora senza contratto?
“Sì, non sto nascondendo nulla e non è una tattica di comunicazione. Non ho ancora firmato niente”.

Le prospettive quali sono?
“C’è in piedi qualche discorso con alcune squadre, ma la mia priorità rimane quella di rinnovare con la Intermarché. La mia richiesta principale è quella di poter affrontare i Grandi Giri e anche le grandi classiche. L’anno scorso al Giro d’Italia un posto nei primi cinque della classifica finale ci poteva tranquillamente stare. Ci ho girato intorno per due settimane e mezzo e poi c’è stato quell’inconveniente tecnico che mi ha condizionato lungo la discesa del Mortirolo e anche il giorno successivo. Essere comunque rimasto nella Top 10 è segno che avevo fatto bene in precedenza”.

Quelli del Giro non sono gli unici rimpianti del 2022.
“Al Lombardia stavo vivendo una delle mie migliori giornate e un piazzamento nei primi 3-4 sarebbe stata la ciliegina sulla stagione. Poi, però, c’è stata la caduta che mi ha costretto a lasciare la corsa. Almeno, non ho accusato nessun problema particolare e in pratica quell’incidente mi ha portato ad anticipare il periodo di riposo che avrei comunque iniziato qualche giorno dopo. Così, ho anticipato anche la ripresa degli allenamenti: ho ricominciato a pedalare da circa un mese”.

A proposito di tempo, la carta d’identità ormai dice 40.
“Sì, l’anno prossimo sarò spesso il meno giovane alla partenza delle corse, ma alla fine quello che conta è la voglia che si ha di mettersi in gioco. Finché avrò risposte positive a livello fisico, che non mi inducono a pensare a un calo dovuto all’età, non ci penserò su troppo”.

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