Spagna, a 44 anni muore l’ex professionista Otxoa

Lutto alla vigilia della Vuelta a España 2018. Si è spento ieri, al termine di una lunga malattia, l’ex professionista Javier Otxoa. Classe 1974, era passato professionista con grandi speranze dopo aver conquistato il titolo nazionale U23, trovando rapidamente la sua strada e quella che resterà la sua vittoria più importante al Tour de France 2000 quando ad Hautacam coronò una fuga di 150 chilometri resistendo al rientro dell’ex Roi Lance Armstrong. Concluse quella edizione poi in 13ª posizione, ma l’anno successivo un tremendo incidente mise fine alla sua carriera e gli sconvolse la vita.

Il 15 febbraio 2001 fu infatti investito in allenamento a Malaga assieme al fratello Ricardo, altra promessa del ciclismo spagnolo, che morì sul colpo. Javier rimase invece in coma un mese, riportando alcune conseguenze permanenti fisiche e una paralisi cerebrale. Non si era dato per vinto e la sua passione per la bicicletta lo aveva mantenuto attivo, riuscendo così a diventare una delle più importanti figure del ciclismo paralimpico, nel quale conquistò quattro medaglie: due ad Atene 2004 (oro e argento) e altrettante a Pechino 2008 (nuovamente oro e argento).

Residente da tempo ad Alhaurín de la Torre, assieme ai genitori, si è spento ieri a pochi giorni dal suo 44° compleanno, poco prima del passaggio della Vuelta che lunedì arriverà proprio nella cittadina malagueña, che lo aveva visto protagonista anche nel 2015, quando aveva presenziato alla partenza di tappa.

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