Soudal-QuickStep, niente di grave per Kasper Asgreen e Fabio Jakobsen dopo le cadute a Le Samyn

Giornata sfortunata per la Soudal-QuickStep a Le Samyn 2023. La formazione fiamminga sperava di poter almeno parzialmente riscattare la delusione del week-end di apertura in Belgio con una buona prova nella corsa vallona, ma le cose non sono andate assolutamente come auspicato. Il migliore al traguardo è stato infatti Sven Van Tricht, che ha chiuso in 51ª posizione. Questa volta tuttavia non mancano le attenuanti visto ch i due uomini più attesi hanno entrambi dovuto saggiare la durezza dell’asfalto, eppur un momenti diversi. Fortunatamente comunque niente di rotto, anche se potrebbe essere necessario qualche giorno di stop.

“Molti dei nostri corridori sono stati sfortunati martedì pomeriggio”, commenta il team belga, sottolineando in particolare le cadute di Kasper Asgreen e Fabio Jakobsen, che rappresentavano ovviamente le due pedine migliori per andare in cerca di risultati: il danese con la possibilità di rendere dura la corsa, il neerlandese per cercare uno sprint vincente che avrebbe potuto riscattare il piazzamento non eccelso ottenuto domenica alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne, corsa alla quale il primo non era stato neanche schierato per problemi di salute, così come alla precedente Omloop Het Nieuwsblad,

Caduto nell’ultimo chilometro di gara, Asgreen ha riportato molte abrasioni cutanee nell’incidente, ma fortunatamente “niente che possa avere un grande impatto sulle prossime settimane”, fa sapere la compagine di Patrick Lefevere, che ovviamente conta moltissimo sul vincitore del Giro delle Fiandre 2021 per riscattare la deludente campagna di primavera 2022. Il campione europeo è stato invece coinvolto in una caduta a 50 chilometri dall’arrivo, riportando una contusione alla scapola e un infortunio ai legamenti della spalla, oltre a ferite e abrasioni multiple su varie parti del corpo. Per alcune è stato anche necessario applicare qualche punto di sutura e avrà dunque ora bisogno di alcuni giorni per recuperare.

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