Milano-Sanremo 2021, Caleb Ewan: “Con corridori così forti, non puoi seguire ogni mossa, dovevo aspettare lo sprint. Purtroppo per me Stuyven è rimasto davanti”

Per la seconda volta in carriera, Caleb Ewan si è dovuto accontentare del secondo posto alla Milano-Sanremo. Il corridore della Lotto Soudal, già piazzato nel 2018 alle spalle di Vincenzo Nibali, è stato praticamente perfetto sul Poggio, riuscendo a seguire gli scatti di Julian Alaphilippe (Deceuninck-QuickStep) e Wout Van Aert (Jumbo-Visma) e a scollinare con i migliori. Quando le cose sembravano mettersi per il meglio per il velocista australiano, però, Jasper Stuyven (Trek-Segafredo) è stato abile ad allungare al momento giusto, a 2500 metri dal traguardo di Via Roma, e a resistere al ritorno degli inseguitori, che solo per pochissimo non sono riusciti a riprenderlo durante la volata finale.

“Ovviamente sono deluso – ha dichiarato Ewan ai nostri microfoni dopo l’arrivo – Sono venuto qui per provare a vincere la gara e mi sono concentrato molto su questo nei miei allenamenti. Alla fine mi sentivo bene ma è sempre difficile prevedere il finale. Con corridori così forti, non puoi seguire ogni mossa, dovevo aspettare lo sprint. Purtroppo per me Jasper è rimasto davanti”.

Particolarmente positiva, però, è stata la prova del 26enne australiano sul Poggio, dove è riuscito a seguire le accelerazioni dei favoriti: “Mi sono allenato molto per poterlo fare. Mi sono allenato esattamente per lo scenario che è accaduto in gara. Vivo qui vicino (a Montecarlo, ndr) così alle volte posso allenarmi qui. Mi sentivo bene, la mia squadra ha fatto un ottimo lavoro mettendomi in una buona posizione ai piedi della salita. Ho fatto quello che dovevo fare, ma alla fine sono un po’ deluso”.

Dispiacere sì ma, comunque, nessun rimorso per il corridore della Lotto Soudal: “Nessun rimpianto, ho dovuto aspettare lo sprint. Non ero il corridore più forte, non potevo seguire ogni mossa – ha ribadito Ewan – Dovevo essere paziente e sperare che rientrassimo insieme, ma alla fine non è stato così”.

Stuyven, infatti, è risultato imprendibile: “Pensavo fosse ancora possibile [riprendere Stuyven], ma anche Jasper è un corridore molto veloce quindi se gli dai 50 metri di vantaggio sarà sempre difficile chiuderlo in 200 metri. Se alla fine avesse sofferto e non avesse avuto più niente, forse avrei potuto prenderlo, ma quando ho lanciato il mio sprint sapevo che sarei arrivato vicino ma non abbastanza“, ha concluso il 26enne.

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