Lotto Soudal, Campenaerts continua il suo ritiro in Namibia e denuncia: “Nessuno è venuto a farmi controlli antidoping”

Victor Campenaerts sta continuando col suo ritiro in Namibia, dove sta preparando la stagione 2019 e l’assalto al Record dell’Ora di aprile. Nonostante sia in Africa da più di un mese, nessun commissario dell’UCI lo ha raggiunto per sottoporlo ai consueti controlli antidoping. La cosa spaventa un po’ il corridore belga, che spera che qualcuno possa venire al più presto per fargli i dovuti test, visto che non vorrebbe mai che qualcuno dubitasse della sua onestà e che credesse che il suo viaggio in Namibia fosse stato organizzato per eludere questi controlli.

“Sono uno dei migliori cronoman al mondo, vado in un paese esotico, è un mese che sono qua, ma nessun è ancora venuto a controllarmi – spiega Campenaerts a Het Nieuwsblad – Qualcuno potrebbe pensare che sono qui per scappare dai controlli ma io ho scritto una lettera, con la mia localizzazione precisa e con scritto ‘Venite a controllarmi per favore‘”.

Il campione europeo di specialità non vorrebbe mai che altri corridori adottassero la strategia di un viaggio lontano per fare i furbi: “Sono pulito, quindi sarebbe un investimento stupido mandare qualcuno qui a controllarmi. Ma io sono l’unico a sapere che sono pulito ed è deludente che nessuno sia venuto nell’ultimo mese. Corridori come Tom Dumoulin e Rohan Dennis hanno avuto una crescita costante quindi non ho nessun dubbio su di loro. Ma se avessero fatto un viaggio come il mio, mi sarebbe piaciuto che fossero stati controllati”.

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