Ineos, Michal Kwiatkowski vicino al rinnovo: “Voglio rimanere e credo che rimarrò”

Rinnovo di contratto molto vicino per Michal Kwiatkowski. Sembrerebbe solamente una formalità il prolungamento dell’accordo, in scadenza a fine anno, tra il corridore polacco e il Team Ineos. Il campione del mondo di Ponferrada 2014, che milita nello squadrone britannico dal 2016, è pronto, dunque, ad estendere il suo contratto mentre si appresta a ricominciare dall’Italia la sua stagione. Come già annunciato, infatti, ripartirà dalle Strade Bianche, la sua seconda parte di 2020 incentrata sul Tour de France e sulle Classiche. Dopo la corsa sugli sterrati senesi sarà ancora nel nostro paese alla Milano-Torino e, soprattutto, alla Milano-Sanremo, altro grande obiettivo del suo mese d’agosto.

Il 30enne polacco ha le idee molto chiare sul suo futuro: “Il mio manager si occupa del contratto. Cosa posso fare? Faccio quello che posso fare meglio. Voglio rimanere in questa squadra e credo che rimarrò – ha ammesso a Rowery – Apprezzano il lavoro che ho svolto. E il fatto che gli atleti non possano correre in questo è una questione secondaria per questa squadra. Perché hanno ripetutamente confermato che stiamo andando bene. Per me, la cosa più importante è che le persone si fidino di me e credano in me fino alla fine“.

Dopo il Tour de France 2020, durante il quale sarà chiamato soprattutto a supportare i suoi capitani, la sua stagione si focalizzerà sulle Classiche e sul suo debutto alla Parigi-Roubaix: “Correrò un gran numero di Classiche: Freccia Vallone, Liegi-Bastogne-Liegi, Amstel Gold Race, se si svolgerà, altrimenti farò la Gand-Wevelgem. Poi Scheldeprijs, Giro delle Fiandre, Bruges-De Panne e Parigi-Roubaix. Ho corso il Fiandre, mi piace molto questa gara. Tutto dipenderà dalle gambe. La Parigi-Roubaix sarà una nuova fantastica esperienza. Ho corso due tappe del Tour negli anni in cui c’erano tappe sul pavè. Ma non è sicuramente uguale alla Parigi-Roubaix. Questa sarà probabilmente l’ultima gara della stagione, quindi non avrò niente da perdere”.

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