Giro del Delfinato 2025, Tadej Pogačar: “Sono qui per vincere, ma non voglio mettermi pressione, voglio solo godermi la corsa e vedere come va”

Tadej Pogačar è pronto a tornare ad attaccare il numero sulla schiena al Giro del Delfinato 2025. Il fenomeno sloveno, già grande protagonista della prima parte di stagione con sette vittorie, due secondi e un terzo posto, sarà impegnato da domani a domenica prossima nella corsa a tappe transalpina, classico appuntamento di preparazione al Tour de France. Per il campione del mondo della UAE Team Emirates XRG si tratterà di un test importante dopo il ritiro in quota in Sierra Nevada e considerando anche la concorrenza che si troverà a fronteggiare, in primis Jonas Vingegaard e Remco Evenepoel, che saranno anche i suoi principali avversari alla prossima Grande Boucle.
“La partecipazione è ottima, la stessa del Tour – le parole di Pogačar durante la conferenza stampa pre-gara – Sono molto emozionato di essere qui. Sono qui per vincere, ma non voglio mettermi pressione, voglio solo godermi la corsa e vedere come va. Voglio provare a vincere, ma il Delfinato non è un indicatore di come andrà il Tour. Spero che ci saranno delle belle battaglie a cronometro e sulle montagne, ma non sono sotto pressione”.
Il 26enne si è detto soddisfatto della preparazione fatta nell’ultimo mese: “Quest’anno il piano era più o meno lo stesso del 2023, ma allora mi ero rotto il polso. Sono arrivato in Sierra Nevada abbastanza presto, facendo buoni allenamenti. Avrei potuto rimanere lì un po’ più a lungo per prepararmi ancora meglio al Tour, ma ora mi sento pronto per questo Delfinato. In questo modo potrò avere un po’ di velocità in più nelle gambe. Così potrò anche capire se avrò bisogno di una preparazione supplementare in vista del Tour. Forse dopo il Delfinato mi allenerò in modo più specifico su alcuni aspetti, come la cronometro. Ma vedremo. I valori dell’allenamento sono molto buoni al momento, sono molto soddisfatto. Sono sulla strada giusta. Scoprirete molto presto se i miei valori e le mie gambe sono effettivamente buoni”.
“Negli ultimi anni ho cambiato allenatore e modo di allenarmi – ha proseguito lo sloveno – È stato un bene per me, sono riuscito a migliorare. Non posso paragonare quest’anno con il 2024 perché l’anno scorso ero al Giro. Quest’anno ho partecipato alle classiche, quindi la preparazione è diversa. Non corro una corsa a tappe dall’UAE Tour. È un approccio diverso. Ho cambiato il mio programma per variare un po’ e non disputare sempre le stesse gare. Il cambiamento è una cosa positiva, almeno per me. Penso che possa essere vantaggioso. Nel mio caso, ho acquisito esperienza, sono riuscito a capire le gare in modo diverso perché ho corso su diversi tipi di terreni”.
Il campione del mondo non vede l’ora di confrontarsi nuovamente con Vingegaard: “Sono molto felice di correre di nuovo contro Jonas. Ha avuto una primavera difficile, ma da quello che ho visto nelle ultime settimane è tornato in forma. Sarà quindi un bel test per me gareggiare contro di lui, anche se non devo guardare solo a Jonas. Ci sono altri corridori che possono rendermi le cose difficili, come ad esempio Remco Evenepoel. Una cosa è certa: sarà divertente per gli spettatori a casa e spero anche per me in bici”.
Pogačar ha inoltre commentato l’ultimo Giro d’Italia, dove il compagno di squadra Isaac Del Toro ha concluso al secondo posto perdendo la Maglia Rosa al penultimo giorno di gara: “Sono successe molte cose. Tutti hanno seguito il Giro, tutti hanno visto cose e tratto conclusioni. È stata un’edizione divertente. Tutti abbiamo imparato qualcosa. Si impara da ogni corsa che si guarda“.
“Non possiamo che essere felici di come la squadra si è comportata al Giro. Ci sono stati alti e bassi, ma la squadra è stata fenomenale. Isaac è stato una sorpresa per tutti a questo livello. Ha quasi vinto la classifica generale. Ho seguito la corsa e l’ho guardata o ascoltata durante l’allenamento. È stato fantastico vedere i miei compagni correre in quel modo“, ha concluso il classe 1998.
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