Giro dei Paesi Baschi 2019, Fuglsang: “Ce la siamo giocata male tatticamente”

Qualcosa non ha funzionato oggi in casa Astana al Giro dei Paesi Baschi 2019. La formazione kazaka era probabilmente la più forte in salita, ma non ha saputo capitalizzare questa superiorità contro una Bora – hansgrohe che invece ha giocato al meglio le sue carte, sorprendendo tutti con l’asso nella manica. Se il sorpasso su Maximilian Schachmann è riuscito, al comando della classifica c’è tuttavia ora il suo compagno Emanuel Buchmann, che con la sua azione nel finale si è preso tappa e maglia, lasciando a bocca asciutta gli uomini di Alexander Vinokourov. Terzo e settimo nella generale alla partenza, Ion Izagirre e Jakob Fuglsang sono ora secondo e quinto, ma il miglioramento non può bastare ad una squadra che domani partirà inevitabilmente con il coltello fra i denti in cerca del riscatto.

“Onestamente, nel finale ce la siamo giocata male tatticamente – ammettei ai nostri microfoni dopo il traguardo – Ci siamo ritrovati ad inseguire e l’abbiamo pagata. Abbiamo una grande squadra e tutti hanno dato il massimo, ma è andata male… D’altro canto, col senno di poi è facile sembrare intelligenti, ma penso che se avessimo fatto un ritmo più alto, in particolare io e Ion, avremmo potuto staccare Schachmann più presto, senza permettergli di rientrare e sarebbe potuta andare diversamente… Anche perché poi abbiamo dovuto tirare comunque…”

Il rammarico è aumentato dal risultato poi ottenuto al traguardo, con il doppio piazzamento che sa più di beffa che altro. “Si è visto nella salita finale – aggiunge – Sicuramente Schachmann è forte, ma dietro c’eravamo io, Ion e Yates. Abbiamo una squadra forte, ma oggi abbiamo giocato male le nostre carte. Fortunatamente, domani c’è un’altra tappa e tutto è possibile. Non è finita finché non taglieremo il traguardo”.

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