EF Education-EasyPost, Mark Padun trova rispetto dopo le insensate accuse di doping: “Lo stavano disumanizzando”
Nella vita di Mark Padun l’empatia si sostituisce allo scetticismo. Nella scorsa stagione il corridore ucraino aveva ottenuto due grandissime vittorie al Giro del Delfinato che gli erano valse non tanto la gloria quanto incredibili accuse di doping. L’allora corridore della Bahrain Victorious (oggi corre per la EF Education – EasyPost) aveva risposto in prima persona a tali accuse rimanendoci molto male poiché, oltretutto, queste erano insensate e prive di ogni fondamento logico. Quest’anno l’opinione pubblica sul talento classe 1996 è cambiata: da essere un “presunto dopato” è diventato, purtroppo, una vittima della guerra tra Russia e Ucraina.
“I dubbi che pendevano su di lui lo stavano completamente disumanizzando, si basava su ciò che gli dicevano persone che neanche lo conoscevano e che non lo avevano mai incontrato – commenta il suo DS Jonathan Vaughters per Cycling Weekly – Mi sarebbe piaciuto che la percezione pubblica nei suoi confronti fosse cambiata per un motivo diverso (da quello della guerra)”.
Il direttore sportivo della formazione americana ha poi raccontato di come molti compagni di squadra abbiano speso belle parole per il ragazzo: “Lachlan Morton è un corridore che ha opinioni molto dure sul doping e dopo la vittoria in Spagna (Padun ha vinto la cronometro della O Gran Camino nel mese di febbraio) mi ha mandato un messaggio dicendo che Mark è fortissimo ed è il ciclista più simpatico che abbia mai incontrato. Lachlan non è solito mandare messaggi del genere, questo dimostra che è veramente un ragazzo piacevole”.
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