E3 Harelbeke 2017, Van Avermaet: “Ora so che se le cose vanno per il verso giusto posso battere chiunque”

In poche settimane Greg Van Avermaet ha conquistato più corse pavé che nella sua intera carriera sinora. Il Campione olimpico si è sbloccato lo scorso anno e in questo 2017 vuole continuare a raccogliere i frutti della sua maturazione, forse ancor più psicologica che fisica. Spesso etichettato come un perdente, il leader della BMC in questi ultimi 12 mesi soprattutto ha mostrato di poter essere uno dei grandissimi protagonisti del panorama internazionale, su più scenari. E il trionfo odierno alla E3 Harelbeke 2017 vuole essere per lui ennesimo trampolino di lancio.

“Ero fiducioso nella volata contro Gilbert, ma non puoi mai essere completamente sicuro in una volata – spiega dopo il traguardo – Devi davvero avere fiducia in te e io ce l’avevo. Ora so che se le cose vanno per il verso giusto posso battere chiunque, specialmente dopo una corsa così dura, ma bisogna essere molto concentrati e assicurarsi che tutto vada per il verso giusto”.

Ottimo anche il lavoro di squadra, in particolare di Daniel Oss, che lo ha scortato nella miglior posizione al momento dello scatto, scoraggiando poi gli eventuali inseguitori. Un ruolo che in qualche modo in passato era lui a svolgere, proprio in favore del corridore che ha battuto oggi, Philippe Gilbert,con il quale ha condiviso la maglia nella formazione statunitense sino allo scorso anno. “Siamo corridori simili e non è sempre stato facile prendere le decisioni giuste quando eravamo nella stessa squadra – ammette – Se fossimo stati in squadra assieme ancora non avrei potuto seguirlo oggi, mentre ora posso”.

Una vittoria a questo punto molto importante, intorno alla quale girava ormai da quasi dieci anni. Salito sul podio ad Harelbeke la prima volta nel 2008, il belga finalmente si sblocca con il secondo successo sul pavé in questo inizio di stagione. Un ottimo inizio in vista di quello che è il suo primo grande obiettivo stagionale, il Giro delle Fiandre. “È il mio grande obiettivo e ovviamente arrivarci avendo già vinto aiuta – spiega – Anche la squadra, quando vinci, diventa più forte e fiduciosa. I ragazzi sanno che sto bene e che ci proverò. È importante avere la fiducia dei compagni. Sanno che sono pronto e quando il leader è in buona forma spesso lo è anche la squadra”.

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