Deceuninck-QuickStep, Andrea Bagioli: “C’è tempo per pensare alle corse a tappe, ora mi piacerebbe una vittoria WorldTour”

Andrea Bagioli ritira il premio Gastone Nencini. Il corridore della Deceuninck-QuickStep era stato premiato a fine 2020 come rivelazione dell’anno nell’ambito del Giglio d’Oro, conquistato da Filippo Ganna. Con la stagione conclusa, il corridore lombardo ne ha approfittato per recarsi in Toscana, a Pontenuovo di Calenzano, per ritirare il premio in una cerimonia semplice e rispettosa di tutti i vincoli della pandemia, che è lo stesso motivo per cui la cerimonia non si era tenuta un anno fa. Il corridore italiano ha poi fatto un bilancio della sua ultima stagione, condizionata da un lungo infortunio, iniziando già a proiettarsi sul prossimo anno.

 

“Avevo iniziato bene il 2021 vincendo in Francia al Drone Classic ma due giorni dopo arrivò l’infortunio al ginocchio nel Trofeo di Laigueglia che mi ha costretto a restare fermo fino a luglio – ha spiegato – Al Giro di Spagna non sono andato male sfiorando il successo in un tappa”.

 

Alla domanda su quale tipo di gare preferisca, il classe ’99 non ha dubbi: “Per il momento le classiche, per le gare a tappe c’è tempo per pensarci. Mi piacerebbe, non lo nascondo, vincere una gara World Tour, oppure una gara monumento. Le classiche delle Ardenne mi piacciono particolarmente. I programmi per il 2022  non sono stati ancora fatti da parte del sodalizio con il quale corro, spero di partire subito abbastanza in condizione per farmi trovare pronto alle classiche di primavera”.

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