Deceuninck-Quick-Step, Patrick Lefevere allontana Froome: “Vincerà ancora un Tour a 35 anni? E poi il manager è sua moglie…”

Patrick Lefevere non sembra intenzionato a ingaggiare Chris Froome alla Deceuninck-Quick-Step. Il team manager della formazione belga non vuole inserirsi nella possibile lotta per convincere il britannico a lasciare il Team Ineos, magari già durante questa stagione. La convivenza con Egan Bernal e Geraint Thomas al Tour de France 2020, al netto delle dichiarazioni di ogni componente del team, non può essere semplice, perché gli ultimi tre vincitori della Grande Boucle si troverebbero a indossare la stessa divisa nella medesima competizione. Il kenyano bianco, che si è ormai ripreso dal gravissimo infortunio della scorsa stagione, non può ovviamente permettersi di utilizzare uno degli ultimi colpi in canna in carriera per tentare il quinto sigillo nella corsa per fare da gregario ai suoi compagni di squadra. E le voci su un suo possibile addio, magari alla Israel Start-Up Nation, si susseguono.

Dalla corsa per ingaggiare il campione si tira fuori però la Deceuninck-Quick-Step: “Non parlo per qualcun altro, ma personalmente non investirei su un progetto con Froomeha dichiarato con decisione il team manager in un’intervista a NieuwsbladRispetto il suo palmarès, ma vincerà ancora il Tour a 35 anni? Potrebbe causare problemi il fatto che il manager è sua moglie, Michelle Cound. Non sto dicendo che lei impedirebbe ogni accordo, ma questo genere di collaborazione non provoca altro che miserie per tutti. È la stessa cosa che succede con i fratelli che fanno gli agenti, come con Oscar Freire e Alberto Contador”.

Lefevere si è poi spiegato meglio, raccontando un aneddoto relativo ai tempi in cui il team aveva pensato di ingaggiare proprio Contador: “Una volta alla Quick-Step ci siamo seduti intorno a un tavolo con Fran Contador, il fratello di Alberto. Lui non era presente, ma Fran aveva invitato un avvocato. La conversazione non ruotava attorno a nulla, perché uno non parlava inglese e l’altro non parlava francese. L’ho trovato oltraggioso per Frans De Cock, che ha l’abitudine di fare affari ad alto livello. Alberto Contador non ha mai corso per noi, e non me ne sono mai pentito“.

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