Coronavirus, anche corridori e staff della Ag2r La Mondiale in cassa integrazione

Anche la Ag2r La Mondiale ha chiesto la cassa integrazione per i suoi dipendenti. Una decisione ormai inevitabile da parte della dirigenza transalpina, che tuttavia ha voluto garantire al massimo gli stipendi dei propri corridori. Come spiega Romain Bardet a Le Monde, infatti, “la squadra compensa gli stipendi al 100%”, colmando la differenza con gli ammortizzatori sociali previsti dal governo francese, di cui il team usufruisce a partire dal mese di aprile. Questo chiaramente vale per i corridori francesi o residenti Oltralpe, mentre, come per tutte le misure di questo tipo, non è possibile usufruire di queste soluzioni per i corridori o staff stranieri o non residenti, che sono dunque ancora regolarmente pagati dalla squadra.

“Per il momento non c’è stata discussione riguardo un eventuale taglio degli stipendi – aggiunge il capitano della formazione – Ma è perché tutti hanno in mente la prospettiva del Tour de France e che l’essenziale possa essere salvato”. Una situazione molto difficile che i corridori vivono con preoccupazione, anche se Bardet è sempre lucido nel sottolineare di essere comunque dei privilegiati rispetto a tanti altri contesti e realtà molto più difficili, nel quotidiano attuale e nelle prospettive future.

“Il futuro è qualcosa di cui parliamo tra noi – aggiunge al quotidiano transalpino, facendo riferimento in particolare alle grandi squadre internazionali i cui sponsor sono a fine contratto e, se in difficoltà quest’anno, potrebbero decidere di non rinnovare i propri accordi – Già normalmente il clima economico è complicato, quindi in tempo di crisi c’è di che preoccuparsi. In particolare, saranno penalizzati i giovani che arrivano e i corridori a fine contratto che hanno più di 35 anni”.

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