Cofidis, Cédric Vasseur: “Elia Viviani un fallimento sportivo, al Tour aveva la pancetta. Ma ci ha anche aiutati a crescere”

Cedric Vasseur teme per la sua licenza WorldTour e incolpa Elia Viviani. Il team manager della Cofidis sa infatti che la sua formazione è attualmente diciannovesima nel ranking UCI degli ultimi due anni e rimarrebbe dunque fuori dall’assegnazione delle licenze che ci saranno a fine anno per il successivo triennio. Per il dirigente francese, la motivazione principale di questa situazione difficile è il biennio di Elia Viviani, definito “un fallimento”, che ha portato molti meno punti di quelli che ci si aspettava nel momento del suo ingaggio. Partito il corridore veronese in direzione Ineos Grandiers, Vasseur ha fatto un bilancio della sua esperienza alla Cofidis, evidenziando anche i lati positivi.

Da un punto di vista sportivo Elia Viviani è stato un fallimento – ha dichiarato ai microfoni de L’Équipe – Dall’altro lato, credo ci abbia fatti crescere. È stato in grandi squadre e ha instillato nel team un modo di lavorare che ci ha fatto fare progressi. Ma quando ingaggi un corridore come lui ti aspetti che ti porti 3000 punti UCI in due anni, non 1200“.

Pur definendolo “un professionista fino all’ultima gara”, Vasseur ha comunque avuto da ridire sulle condizioni del corridore italiano nell’immediato post lockdown: “Si è presentato al Tour con la pancetta. Ovviamente con quella percentuale di massa grassa non è andata bene. Quando un leader chiude l’anno con 200 punti, è un anno perso. Ha avuto un 2021 soddisfacente con 5 successi, ma a un livello che non è quello di Elia Viviani. Non voglio nemmeno incolparlo, perché so che ha dato il 100% dei suoi mezzi, solo che i suoi mezzi non erano quelli che aveva alla QuickStep“.

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