CCC, Greg Van Avermaet favorevole alle corse virtuali: “Sarebbe bello farne una a settimana”

Greg Van Avermaet ha dimostrato di apprezzare le gare virtuali in questo periodo di stop delle corse. Il corridore della CCC, vincitore del Giro delle Fiandre virtuale di domenica scorsa, sostiene che, in assenza di gare vere, possa essere una buona soluzione disputare competizioni virtuali. L’iniziativa che ha visto coinvolti tredici corridori che si sono sfidati sugli ultimi chilometri del percorso della Ronde potrebbe quindi essere replicata anche da altre corse tra le tante che sono state cancellate in questa primavera, in attesa che la stagione possa riprendere e che l’UCI possa ridefinire un nuovo calendario.

Sarebbe bello fare ancora più gare virtuali nelle prossime settimane – ha rivelato il belga a Sporza – Penso che possano essere coinvolti molti altri grandi corridori, anche perché non abbiamo molto altro da fare in questo periodo. Finché non ci sono gare, le corse virtuali sono l’occasione ideale per metterci in mostra. Non farei una cosa del genere tutti i giorni, ma una volta alla settimana lo farei. Non è stata certo come una vera vittoria. È un bel divertimento, ma speriamo di tornare presto sulle strade“.

Secondo il campione olimpico ci sono ancora diversi aspetti da migliorare per rendere l’esperienza virtuale ancora più vicina alle corse corse reali: “La grafica non era eccezionale, siamo ancora indietro su questo. Non mi sentivo davvero come se fossi sul Paterberg. Le vere sensazioni, come quella di pedalare in gruppo, potrebbero essere ancora migliorate. Sebbene siano già vicine alla realtà”. Anche se i suoi tifosi hanno celebrato il suo successo virtuale: “Ho ricevuto molti messaggi ieri dopo la mia vittoria. È stato proprio come se avessi vinto davvero il Giro delle Fiandre”.

Nonostante il suo successo virtuale, però preferisce uscire in bicicletta, dal momento che in Belgio è consentito: “Sono una persona che ama pedalare fuori. Soprattutto con queste condizioni meteorologiche. Sono ancora un appassionato di biciclette. Siamo fortunati a poter andare fuori durante questo periodo. Nelle ultime settimane, ho lavorato circa 22 ore ogni settimana. Penso che sia un buon modo per mantenere la condizione”.

Infine, si augura che le Classiche possano trovare spazio nel corso dell’anno, magari in autunno: “Sarebbe bello avere le Classiche Monumento alla fine dell’anno. I Grandi Giri sono importanti, sono nove settimane di gare e non sarà facile trovare altro spazio nel calendario. Sarebbe bello correre Roubaix, Fiandre, Milano-Sanremo, altrimenti sarebbe un anno perduto per noi corridori da classiche. Non abbiamo molte possibilità nel calendario ciclistico, quindi se non si dovessero disputare, sarebbe una brutta notizia per noi”.

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