Caso Froome, Chris: “Mai dubitato, sapevo di non aver fatto niente di male. Ora pensiamo al Tour”

Chris Froome raggiante dopo la decisione dell’UCI. Scagionato completamente dall’accusa di doping da parte dell’UCI, il capitano del Team Sky tira un grandissimo sospiro di sollievo, potendo così vedere garantiti i risultati ottenuti sinora e quelli che avrebbe potuto ottenere ancora. A partire dall’imminente Tour de France 2018, per il quale la partecipazione a questo punto non ha più ragione di essere messa in discussione, né da ASO né da parte di altre parti che possano avere voce in capitolo. Anche se chiaramente non mancherà il malcontento al termine di dieci mesi che sembrano comunque lasciare l’amaro in bocca all’intero movimento per la lentezza complessiva e per come il caso è andato avanti.

Sono davvero felice che l’UCI mi abbia scagionato – ammette – Se questa decisione è ovviamente importante per me e per la squadra, è anche un momento importante per il ciclismo. Capisco la storia di questo grande sport, nel bene e nel male. Ho sempre preso molto sul serio la mia posizione di leader e ho sempre fatto le cose nel modo giusto. Quando dico che non disonorerei mai una maglia di leader e che i miei risultati supereranno la prova del tempo dico veramente”.

Comprendendo, vivendola personalmente, la “frustrazione di quanto il caso sia stato lungo per risolversi”, così come “l’incertezza che ha causato”, il Keniano Bianco non può dunque che rallegrarsi del fatto che sia “finalmente finita”, potendo dunque ora concentrarsi solamente sul lato sportivo. Per lui dunque la giornata odierna è una sorta di spartiacque, che gli consente di tracciare una linea e guardare avanti.

Non ho mai dubitato che questo caso sarebbe stato chiuso per il semplice motivo che sapevo di non aver fatto niente di male – conclude – Soffro di asma sin dall’infanzia. Conosceo perfettamente le regole riguardo la cura dell’asma e uso il mio inalatore solamente per gestire i miei sintomi entro i limiti concessi. Ovviamente l’UCI doveva fare degli esami, purtroppo i dettagli non sono rimasti confidenziali, come sarebbe dovuto essere […] Ora possiamo andare avanti e concentrarci sul Tour de France”

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