BORA-hansgrohe, Giro delle Fiandre e Tour de France gli obiettivi di Bob Jungels per il 2023: “Fare tutte le classiche e poi il Giro è difficile”

Bob Jungels inizia a delinare il proprio 2023. Il 30enne corridore lussemburghese, che dal primo gennaio sarà ufficialmente tesserato per la BORA-hansgrohe, proverà finalmente a rilanciarsi definitivamente dopo aver dato buoni segnali di ripresa nel corso del 2022 dopo avere sconfitto la endofibrosi. Soprattutto il Tour de France gli ha restituito ottimi risultati, con il successo di tappa fortemente voluto a Châtel e l’undicesimo posto finale. Ha poi portato a termine anche la Vuelta, pur senza risultati eclatanti. Il cambio di maglia dovrebbe finalmente permettergli di lasciarsi alle spalle il passato recente, pur ricalcando un calendario simile.

A svelare il programma di Jungels è il DS Enrico Gasparotto che afferma al Tageblatt che la sua stagione inizierà il 22 gennaio alla Classica Comunitat Valenciana 1969, per proseguire poi con la Parigi-Nizza, dove proverà a curare la classifica, e quindi con la Milano-Sanremo: “Dovremo vedere se avremo bisogno di lui come leader o come gregario”, specifica. Seguirà poi un intenso periodo di classiche, ad eccezione della Roubaix, con obiettivo principale nel Giro delle Fiandre: “La gara è più difficile e imprevedibile. Ma noi crediamo in lui”, dice sempre il DS.

Nonostante lo stesso Jungels abbia aperto le porte al Giro, Gasparotto sostiene che farà il Tour: “A Bob piace il Giro d’Italia perché è una gara completamente diversa dal Tour. Conosce entrambe le corse, quindi non abbiamo bisogno di suggerirgli molto in proposito. Ma abbiamo in programma di fare il Tour con lui l’anno prossimo”.

La decisione è stata presa anche in funzione del calendario. “Fare bene in tutte le classiche e poi al Giro, è difficile. L’ultima settimana in Italia in particolare sarà molto estenuante. Quando corri sulle classiche del pavé, devi prenderti una pausa per recuperare per il Giro. Ma con il talento di Bob abbiamo bisogno di lui in squadra per l’Amstel Gold Race, la Freccia Vallone e la Liegi-Bastogne-Liegi. È troppo forte in queste gare e non vogliamo sprecare il suo talento. Dopo quelle gare si riposerà e poi inizierà a costruire la sua preparazione per il Tour”. La decisione non è ancora del tutto definitiva, ma c’è poco spazio per i ribaltoni: “Ad essere onesto, non ho dubbi che sarà al Tour. È troppo forte per non andarci. È un corridore che sa esattamente cosa deve fare per essere in forma in quel periodo”, conclude Gasparotto.

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