BikeExchange, Simon Yates verso l’accoppiata Giro-Tour con la Maglia Rosa primo obiettivo

Simon Yates potrebbe tentare l’assalto al Giro d’Italia 2022. Il britannico insegue il sogno rosa dal 2018, quando dovette arrendersi dopo aver dominato le prime due settimane, e il prossimo anno potrebbe non fare eccezione. L’ultimo vincitore della Vuelta a España prima che Primoz Roglic instaurasse il suo dominio troverà nel 2022 un percorso particolarmente favorevole sulle strade del nostro paese, con due sole cronometro (peraltro non pianeggianti) a fronte di un grande numero di salite. Una occasione importante per un corridore con le sue caratteristiche, anche paragonando il percorso con quello del Tour de France, dove invece ci saranno 53 chilometri di esercizio solitario, senza dimenticare la tappa del pavé di certo non adatta a lui.

Una situazione che sembra dunque indirizzare il capitano del Team BikeExchange verso la lotta per il successo finale in Italia e poi andare in Francia a caccia di successi parziali. “Ne stiamo ancora parlando – spiega il direttore sportivo Matthew White a cyclingnews – Ma è una corsa che ama. Gli piace anche il Tour, quindi è molto probabile che se lo vedremo al Giro poi lo vedremo anche al Tour. Ci sono comunque ancora cose di cui dobbiamo discutere e ovviamente non abbiamo ancora visto il percorso della Vuelta. Siamo in fase decisionale riguardo i programmi, ma è sicuramente un bel percorso per scalatori”.

Con un percorso che chiaramente fa molto più che strizzare l’occhio agli scalatori, per Yates il #Giro105 è una chance concreta di andare a conquistare quella Maglia Rosa che insegue da qualche stagione. Terzo lo scorso anno, tornando sul podio di un GT dopo due stagioni difficili, il britannico sarebbe sicuramente uno dei candidati più interessanti per il trionfo a Verona.

“È sicuramente un percorso per scalatori, ma anche quando il Giro aveva circa 50-60 km di crono restava un percorso per scalatori, obiettivamente – aggiunge il diesse del team australiano, che avrà in Lucas Hamilton l’altro capitano per i grandi giri – I grandi scalatori emergono sempre al Giro perché le tappe sono così dispendiose, ma quel che abbiamo notato in passato è che la crono a metà percorso va a colpire quelli che si difendono meno bene a crono. Fare tre crono al Giro richiede davvero un grande sforzo”. Insomma, tolta quella, l’occasione è davvero ghiotta per Simon Yates.

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