Bahrain Victorious, Andrea Pasqualon torna sul tema sicurezza: “Io non riesco a mettere mia figlia in strada: questo è bruttissimo”

Andrea Pasqualon ha riacceso la discussione sul tema sicurezza. Il portacolori della Bahrain Victorious, infatti, alla vigilia della Milano – Sanremo ha rischiato di essere gettato a terra da un autista mentre si stava allenando che poi lo ha pure offeso. Un tema che in Italia è più acceso che mai: le più o meno recenti morti di Michele Scarponi e Davide Rebellin hanno puntato i riflettori su questa sitauzione e anche Wout van Aert (Jumbo-Visma), sempre preparandosi alla Classicissima, ha dichiarato di essersi trovato in difficoltà sulle strade lombarde. Pasqualon ha avuto modo di esprimersi sulla questione in occasione del programma tv Scratch.

Il classe 1988 ha per prima cosa raccontato nuovamente quanto accaduto: “Stavo percorrendo la strada che da Gallio va verso Foza, ad una velocità vicina ai 70km/h. Ad un certo punto ho sentito una macchina alle mia spalle, quindi ho accelerato per affrontare meglio la curva, ma la vettura mi ha chiuso e sono stato costretto a fare una scelta: o finire contro la macchina, o contro il guard rail. Fortunatamente sono stato scaltro a non frenare e non sono caduto: evidentemente non era ancora il mio turno. Dopo qualche minuto di inseguimento sono riuscito a fermare l’automobilista e gli ho detto: ‘ma cosa stai facendo?’ Lui a quel punto mi ha aggredito verbalmente dicendomi: ‘siete sempre in mezzo alla strada, non si vive più con voi in mezzo alle scatole’. Mi è passata la vita davanti in un soffio: è stato bruttissimo“.

“Se continuiamo così, verrà fuori una carneficina – ha aggiunto il nativo di Bassano sul Grappa – I politici devono veramente darsi una mossa. Io non riesco a mettere mia figlia in strada: questo è bruttissimo. Vorrei trasmetterle un po’ della mia passione, ma non mi fido. Il problema esiste, ma solo in Italia. Wout van Aert, il giorno prima della Sanremo, ha scritto che in Italia ha affrontato la peggior uscita dell’anno in termini di sicurezza. Questo è brutissimo, fa male al nostro sport e al nostro paese.”

 

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