Vuelta a España 2019, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Vuelta a España 2019.

TOP

Alejandro Valverde (Movistar): Il campione del mondo corre con intelligenza, sfruttando alla perfezione la situazione tattica creata dalle accelerazioni di un ottimo Nairo Quintana. Costantemente in ultima ruota del gruppettino dei migliori, facendo sentire la sua ingombrante presenza, il murciano resiste agli scatti, affacciandosi giusto di tanto in tanto davanti per mostrare che c’era ancora. Nell’ultimo chilometro poi sale in cattedra e non ce n’è per nessuno.

Primoz Roglic (Jumbo-Visma): Lo sloveno è l’uomo che tutti devono staccare viste le sue qualità a cronometro, ma anche oggi dimostra che l’impresa non è assolutamente facile. Anzi, appare decisamente pimpante e resistere alle sue accelerazioni non è facile per i rivali, con anche Valverde che deve dare fondo a tutta la sua esplosività per tenerselo dietro nello sprint conclusivo. Al momento è l’uomo che fa più paura.

Nairo Quintana (Movistar): È il più attivo nella salita finale, iniziando l’azione decisiva e provando più volte a rilanciare. Purtroppo per lui trova una salita breve, non del tutto adatta alle sue caratteristiche, nella quale comunque conferma che per la vittoria finale bisogna fare i conti anche con lui. Tatticamente, è la spina nel fianco dei rivali e con questa forma non sarà semplice tenerlo a bada.

FLOP

Miguel Angel Lopez (Astana): Il colombiano torna in rosso, ma del quartetto di testa oggi è sembrato il meno brillante. Non risponde mai in prima persona e rischia persino di staccarsi quando Quintana e Roglic si danno battaglia, finendo per creare il buco che nel finale lo vede perdere secondi che potrebbero rivelarsi preziosi. Dopo le prestazioni dei giorni scorsi, è la prima volta che lo si vede in sofferenza, anche se comunque fa più che limitare i danni.

Esteban Chaves (Mitchelton-Scott): Gli manca ancora qualcosa. Le difficoltà maggiori sono alle spalle, ma è evidente che tra infortuni e malattie la condizione non è tornata quella che lo aveva visto conquistare in un anno solo due podi nei GT e una classica monumento. Anche oggi fa fatica, provando forse a chiedere troppo a sé stesso, memore di prestazioni che al momento sono ancora passato.

Angel Madrazo (Burgos-BH): Oggi era una tappa importante per creare un solco che poteva scoraggiare alcuni rivali. Invece non riesce ad entrare nella fuga giusta, perdendo una buona occasione e vedendo avvicinarsi un corridore che sulle grandi salite potrebbe fare molti più punti di lui. La Maglia a Pois resta sulle sue spalle, ma il rischio di perderla presto è salito notevolmente.

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