Vuelta a España 2018, Sagan: “Proverò a vincere qualche tappa. Le montagne mi serviranno in preparazione al Mondiale”

È un Peter Sagan piuttosto rilassato quello che sta per prendere il via della Vuelta a España 2018. Il fuoriclasse della Bora-hansgrohe è ancora in fase di recupero dopo la brutta caduta occorsagli sul finale del Tour de France e per questo motivo non sa bene cosa aspettarsi da se stesso. Nelle ultime uscite non è apparso il miglior Sagan, con il ritiro ai Campionati Europei e il decimo posto alla Classica di Amburgo, ma le tre settimane in terra iberica saranno importanti per lui per ritrovare le giuste sensazione e testare la gamba in vista dell’impegnativo Mondiale di Innsbruck.

“Arrivo qui dopo un po’ di riposo – spiega il campione del mondo – Sto recuperando e vedremo giorno dopo giorno come risponderà il corpo. Non sono ancora al 100%, ma con il mio staff intorno la speranza è di migliorare col passare delle tappe”.

Quel che è certo è che non partirà solamente per fare presenza, ma per aumentare il suo bottino di quattro vittorie di tappa: “Sarebbe bello vincere qualche tappa quindi ci proverò sicuramente, mentre le tappe di montagna le userò come allenamento per il Mondiale. È sicuramente meglio allenarsi qui che a casa da solo”.

Nel 2011, nel suo secondo anno da professionista, si rivelò al mondo centrando un tris di vittorie, compresa la tappa finale di Madrid: “Ho sia bei ricordi che brutti ricordi della Vuelta – ha ammesso ancora lo slovacco – Qui ho vinto la prima tappa in un Grande Giro, nel 2014 ho dovuto abbandonare a causa di un virus, mentre nel 2015 dopo aver vinto una tappa sono caduto per il contatto con la moto e mi sono ritirato. Ma è comunque bello essere qui in Spagna, è sicuramente una corsa più rilassante rispetto ad altre”.

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