Vuelta a España 2018, Aru deciderà domattina se proseguire o meno: “Poteva andare molto peggio”

Fabio Aru è stato sfortunato protagonista delle fasi finali della diciassettesima tappa della Vuelta a España 2018. Caduto rovinosamente nel tratto di discesa che conduceva alla salita conclusiva dell’Alto del Balcòn de Bizkaia, il portacolori della UAE Team Emirates ha picchiato violentemente la parte bassa della schiena ed è parso visibilmente scosso nell’immediatezza dell’accaduto quando, inquadrato delle telecamere della televisione spagnola, ha imputato al cambio della bicicletta (che a suo avviso si sarebbe bloccato) la ragione dell’incidente. A qualche ora di distanza dalla caduta, che ha coinvolto anche l’austriaco Hermann Pernsteiner (Bahrain-Merida), il vincitore dell’edizione 2015 del GT iberico, che è riuscito a tagliare il traguardo all’84° posto con un ritardo superiore ai 14′ dal vincitore Michael Woods (EF Education First-Drapac Cannondale), ha parlato delle sue possibilità di proseguire la corsa.

“Purtroppo la sfortuna sembra non volermi lasciare in pace in questo 2018. Nella caduta ho battuto violentemente la parte bassa della schiena e mi sono spaventato perché stavamo scendendo a 70 all’ora. Poteva andare molto peggio. Mi spiace per la reazione avuta, ma in quelle situazioni tra adrenalina, dolore e spavento, si perde un po’ il controllo, pur sapendo che sono cose che possono accadere in questo sport. Ora vediamo come passerò la notte e poi domani mattina faremo il punto della situazione con lo staff medico e il management del team”.

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