Vuelta a España 2019, classifica big: Roglic, il successo è tuo! Valverde e Pogacar sul podio
La Vuelta a España 2019 vedrà 176 corridori darsi battaglia per ventuno giorni. Se per qualcuno di questi potrebbe esserci qualche giorno relativamente tranquillo, non sarà così per hli uomini di classifica che puntano alla successione di Simon Yates nell’albo d’oro della manifestazione. I big non potranno distrarsi nemmeno un giorno, visto il percorso particolarmente mosso e le insidie naturalmente insite in ogni tappa, e noi con questo articolo monitoreremo i loro risultati dopo ogni frazione, da quelle di alta montagna a quelle apparentemente più semplici passando dalle prove contro in tempo.
La cronosquadre della prima tappa ha premiato l’Astana, permettendo a Miguel Ángel Lopez, uno dei principali candidati alla vittoria finale, di indossare la prima maglia di leader. Buone anche le prove della EF di Rigoberto Uran e della Movistar di Alejandro Valverde e Nairo Quintana. Distacco forse leggermente superiore al previsto, ma comunque non eccessivo, quello del Team Ineos di Theo Geoghegan Hart e Wout Poels, mentre crollano a causa di due cadute di gruppo collettive la Jumbo-Visma di Primoz Roglic e Steven Kruijswijk e la UAE Emirates di Fabio Aru, che perdono rispettivamente 40″ e 1′ 07″.
Lo sloveno e l’italiano sono tra coloro che riescono a recuperare terreno nel finale della seconda tappa, infilandosi in un tentativo di sei corridori nato dopo la salita del giorno. Cambia così il leader, con Nicolas Roche (Team Sunweb) che si porta al comando davanti a Nairo Quintana (Movistar), vincitore di giornata. Gli altri big quasi tutti a 37 secondi, con distacchi contenuti, mentre tra gli sconfitti di giornata c’è nuovamente Kruisjwijk, che assieme a Louis Meintjes (Dimension Data) e Jakob Fuglsang (Astana), perde 1’43”.
Situazione più tranquilla ad Alicante, con la terza frazione che si propone per velocisti, lasciando Roche al comando e distacchi stabili. Le gerarchie non cambiano neanche dopo la quarta tappa, giornata per sprinter puri.
Il primo arrivo in salita, come prevedibile, ha creato i distacchi più importanti. Miguel Angel Lopez (Astana) è il migliore dei big, avendo staccato tutti quanti, con solo Alejandro Valverde (Movistar) e Primož Roglič, (Jumbo-Visma) che riescono a limitare i danni giungendo a 12″. Ottima la prestazione di Tadej Pogačar (UAE-Emirates), mentre Nairo Quintana (Movistar), Esteban Chaves (Mitchelton-Scott) e Rigoberto Uran (Education First) pagano qualche secondo di troppo di ritardo. Male gli italiani, con Davide Formolo (BORA-hansgrohe) che perde 1’45” e Fabio Aru che perde 2’12”.
La sesta tappa non è un arrivo per i big, ma comunque arrivano alcuni cambiamenti importanti. Innanzitutto a causa di una caduta devono ritirarsi Rigoberto Uran, Nicolas Roche e Victor De La Parte, mentre nel corso della tappa emerge chiaramente l’intenzione della Astana di cedere la Maglia Rossa. Ad approfittarne è così Dylan Teuns (Bahrain-Merida), che si trova al comando davanti a David De La Cruz (Team Ineos) e Lopez. Tra coloro che perdono terreno invece Davide Formolo (Bora-hansgrohe), anche lui coinvolto nella maxicaduta che ha caratterizzato la tappa.
La classifica si ridisegna nuovamente nel segno dei big al termine della settima frazione, con l’arrivo a Mas de la Costa conquistato da Alejandro Valverde. In Maglia Rossa torna infatti Miguel Angel Lopez, con un vantaggio di pochi secondi su Primoz Roglic, il campione del mondo e Nairo Quintana, con questi quattro che dimostrano di essere i più forti al momento. Si definiscono dunque le gerarchie, con Fabio Aru che torna nelle posizioni di vertice dopo una salita di grande sofferenza, salendo del suo passo.
Situazione tranquilla fra i grandi favoriti nell’ottava tappa, con la Astana che decide nuovamente di concedere una giornata di gloria ad un avversario, lasciando andare la fuga. Questa volta è Nicolas Edet (Cofidis) a cogliere l’occasione, con nuovamente Dylan Teuns (Bahrain-Merida) che si posiziona davanti ai big, salendo in seconda posizione.
La nona tappa porta l’ennesimo scossone, con la vittoria di tappa di Tadej Pogacar (Uae Emirates) ma soprattutto Quintana in grado di conquistare la maglia rossa, con una manciata di secondi di vantaggio su Roglic. Non riesce a riprendere il simbolo del primato a causa di una caduta Lopez, finito a terra in un tratto di sterrato. Finisce definitivamente fuori classifica invece Fabio Aru, mentre Chaves paga un problema meccanico nella fase calda del Coll de la Gallina.
Con la crono si riprende subito a fare sul serio dopo il giorno di riposo e la classifica viene stravolta nelle prime posizioni. A volare davanti a tutti è Primoz Roglic, dominatore della prova contro il tempo, che si porta al comando con un vantaggio importanti sui rivali, sino a quel momento racchiusi in pochi secondi. Tutto più tranquillo invece nella giornata successiva, una tappa di transizione che consente ai fuggitivi di giocarsi il successo di tappa e agli uomini di classifica di restare tranquilli in gruppo. Lo stesso copione va in scena nel corso della dodicesima tappa, con i fuggitivi che si giocano la tappa e i big che, nonostante una forte scrematura del gruppo dei migliori, non si muovono.
Importante cambiamento invece al termine della tredicesima tappa, conquistata nuovamente da Tadej Pogaçar, che in salita è l’unico a restare con la Maglia Rossa Primoz Roglic. I due sloveni staccano così tutti con il corridore della Jumbo-Visma che ora ha un vantaggio di 2’25” su Alejandro Valverde e di 3’01” sul connazionale, terzo e nuova maglia bianca dopo aver superato un Miguel Angel Lopez (Astana) in difficoltà e un Nairo Quintana (Movistar) non proprio brillante. La quattordicesima tappa, nonostante una brutta caduta nel finale, non taglia fuori, almeno sul momento, corridori che stazionano nella parte alta della classifica generale.
Il giorno successivo non vede grossi cambiamenti nelle posizioni ma ne vede nei distacchi: Roglic e Valverde giungono insieme al traguardo, guadagnando tempo su tutti gli altri a partire dalla coppia Pogacar-Lopez, giunti a 41 secondi, mentre Nairo Quintana perde più di un minuto e mezzo, scivolando così a più di cinque minuti dallo sloveno in classifica generale. Il colombiano crolla definitivamente nella sedicesima tappa, perdendo più di due minuti da Primoz Roglic (Jumbo-Visma). Lo sloveno, che arriva sul traguardo in compagna dei due giovani Tadej Pogacar (UAE Emirates) e Miguel Angel Lopez (Astana), guadagna altri secondi preziosi su Alejandro Valverde (Movistar) e comincia a vedere all’orizzonte il palco di Madrid, alla vigilia dell’ultimo giorno di riposo.
Considerata tappa di transizione, la 17ª frazione si rivela invece una delle giornate più difficili della corsa, con una tappa vissuta interamente ad altissima velocità. A dare spettacolo è la Movistar che inserisce Nairo Quintana nella maxi-fuga che vede al suo interno anche Wilco Kelderman e James Knox. Sono dunque loro i vincitori di giornata, recuperando oltre cinque minuti sul gruppo Maglia Rossa, con Primoz Roglic che deve ringraziare la Astana per aver conservato la sua Maglia Rossa. Saltano invece completamente due delle rivelazioni sinora, Nicolas Edet e Hermann Pernsteiner, che nei ventagli perdono oltre venti minuti.
La diciottesima tappa torna a vedere salite e a scombinare le gerarchie. I numerosi attacchi di Miguel Angel Lopez presentano il conto a Nairo Quintana e Tadej Pogacar, che insieme pagano circa un minuto agli altri big di classifica. Il colombiano dell’Astana arriva insieme a un brillante (e sempre più rosso) Primoz Roglic, Alejandro Valverde, Rafal Majka e a un sorprendente Carl Fredrik Hagen, che scala posizioni in classifica. Giornata nera per Wilco Kelderman, che scivola di nuovo al settimo posto. La diciannovesima tappa, nonostante un finale insidioso, vive i momenti più importanti a metà tappa, quando Roglic cade e si vede attaccato dalla Movistar, che poi desiste. Il leggero arrivo in salita invece non crea particolari problemi, con lo sloveno che perde soltanto tre secondi da Valverde.
La ventesima frazione, l’ultima a presentare montagne impegnative, vede Tadej Pogacar (Uae Team Emirates) spiccare di nuovo il volo con un attacco da lontano, che gli permette di scardinare le difese dei due colombiani Nairo Quintana (Movistar) e Miguel Angel Lopez (Astana) per scalzarsi fuori dal podio. Nessun problema invece per Primoz Roglic (Jumbo-Visma), che amministra e mantiene la maglia rossa, che ormai nessuno gli può togliere. Torna sul podio di un Grand Tour l’immortale Alejandro Valverde (Movistar), che protegge la sua seconda posizione. Nessuna novità nella passerella finale madrilena: Roglic festeggia la maglia rossa, Valverde e Pogacar il podio, da cui rimangono esclusi i colombiani Quintana e Lopez.
Classifica Big Vuelta a España 2019
1 | PRIMOŽ ROGLIC | TEAM JUMBO – VISMA | 83H 07′ 14” |
2 | ALEJANDRO VALVERDE | MOVISTAR TEAM | + 00H 02′ 33” |
3 | TADEJ POGACAR | UAE TEAM EMIRATES | + 00H 02′ 55” |
4 | NAIRO QUINTANA | MOVISTAR TEAM | + 00H 03′ 46” |
5 | MIGUEL ANGEL LOPEZ MORENO | ASTANA PRO TEAM | + 00H 04′ 48” |
6 | RAFAL MAJKA | BORA – HANSGROHE | + 00H 07′ 33” |
7 | WILCO KELDERMAN | TEAM SUNWEB | + 00H 10′ 04” |
8 | CARL FREDRIK HAGEN | LOTTO SOUDAL | + 00H 12′ 54” |
9 | MARC SOLER | MOVISTAR TEAM | + 00H 22′ 27” |
10 | MIKEL NIEVE ITURRALDE | MITCHELTON – SCOTT | + 00H 22′ 34” |
11 | JAMES KNOX | DECEUNINCK – QUICK – STEP | + 00H 22′ 55” |
12 | DYLAN TEUNS | BAHRAIN – MERIDA | + 00H 24′ 06” |
13 | JAKOB FUGLSANG | ASTANA PRO TEAM | + 00H 26′ 49” |
14 | SERGIO ANDRES HIGUITA GARCIA | EF EDUCATION FIRST | + 00H 32′ 17” |
15 | HERMANN PERNSTEINER | BAHRAIN – MERIDA | + 00H 33′ 40” |
16 | ION IZAGUIRRE INSAUSTI | ASTANA PRO TEAM | + 00H 42′ 00” |
17 | RUBEN GUERREIRO | TEAM KATUSHA ALPECIN | + 00H 42′ 05” |
18 | NICOLAS EDET | COFIDIS, SOLUTIONS CREDITS | + 00H 46′ 24” |
19 | JHOAN ESTEBAN CHAVES RUBIO | MITCHELTON – SCOTT | + 00H 53′ 03” |
20 | TAO GEOGHEGAN HART | TEAM INEOS | + 01H 04′ 21” |
25 | BEN O’CONNOR | TEAM DIMENSION DATA | + 01H 25′ 53” |
33 | GEORGE BENNETT | TEAM JUMBO – VISMA | + 01H 55′ 19” |
34 | WOUT POELS | TEAM INEOS | + 01H 58′ 10” |
35 | PIERRE LATOUR | AG2R LA MONDIALE | + 01H 59′ 04” |
40 | DANIEL NAVARRO GARCIA | TEAM KATUSHA ALPECIN | + 02H 12′ 29” |
41 | DANIEL FELIPE MARTINEZ POVEDA | EF EDUCATION FIRST | + 02H 13′ 20” |
45 | SERGIO LUIS HENAO MONTOYA | UAE TEAM EMIRATES | + 02H 20′ 29” |
51 | LOUIS MEINTJES | TEAM DIMENSION DATA | + 02H 34′ 53” |
53 | GORKA IZAGIRRE INSAUSTI | ASTANA PRO TEAM | + 02H 37′ 30” |
66 | DAVID DE LA CRUZ MELGAREJO | TEAM INEOS | + 02H 53′ 50” |
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