Tour de France 2019, Dave Brailsford: “Geraint Thomas ed Egan Bernal capitani alla pari”

David Brailsford sceglie di non scegliere il capitano per il Tour de France 2019. Dopo il forfait di Chris Froome, infatti, si è discusso molto di chi prenderà il suo posto in qualità di capitano del Team Ineos nella prossima edizione della Grande Boucle: sarà il campione in carica Geraint Thomas o l’astro nascente Egan Bernal? Per bocca del suo team principal, però, la compagine inglese ha annunciato che i due dovranno dividersi i gradi di capitano e sarà eventualmente la strada a dettare una gerarchia più netta all’interno di una squadra ancora una volta di alto livello.

“C’è sempre una forte trepidazione prima di un Tour, ma questo per noi è ancora più speciale, perché è il primo che corriamo come Team Ineos – spiega il numero uno della formazione britannica – Nonostante la nostra preparazione non sia stata semplice a causa del recente incidente di Chris Froome, ci presenteremo al via con un team molto forte e ancora affamato di vittorie. Dopo la vittoria dello scorso anno abbiamo deciso di correre con due capitani alla pari. Sia Geraint che Egan sono in ottima forma. Si fidano l’uno dell’altro e crediamo che questo sia l’approccio più adatto per il nostro Team, dandoci massima flessibilità e quindi maggiori possibilità di successo”.

Brailsford ha speso parole importanti anche per gli altri uomini che difenderanno i colori della sua squadra sulle strade francesi: “Al loro fianco ci saranno cinque corridori che hanno aiutato Thomas nella sua vittoria dello scorso anno. Sono tutti estremamente talentuosi a lor volta e in grande forma, combinando le loro qualità avremo garanzia di essere forti sia in pianura che in montagna. Abbiamo portato anche Dylan Van Baarle. Era in gran forma al Delfinato e vuole sfruttare questa opportunità”.

Infine, il team principal del Team Sky ha commentato il percorso della corsa in partenza da Bruxelles, che mostra di apprezzare: “Ancora una volta, quello del Tour è un percorso fantastico. La prima sarà una grande settimana di corsa, con la cronosquadre della seconda tappa e poi l’arrivo in quota alla Planche des Belles Filles pochi giorni dopo. Ci sono poi delle salite molto dure tra il Massiccio Centrale e i Pirenei, prima di uno dei più lunghi arrivi in salita della storia del Tour a Val Thorens, l’ultimo sabato, prima di arrivare a Parigi”.

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