Diritti TV, Rai conferma Tour de France e grandi classiche fino al 2025: Vuelta al momento no

Tour de France e grandi classiche di ASO confermate sulla RAI sino al 2025. Un importante rinnovo per il servizio pubblico, membro della Unione Europea di Radio-Televisione (UER/EBU, con la seconda sigla che sta per European Broadcasting Union) con cui la società francese ha confermato il proprio accordo in blocco per i propri grandi eventi, da trasmettere gratuitamente in chiaro. Arrivato inoltre anche un rinnovo, questa volta parziale, per quanto riguardo la Vuelta a España, gestita da Unipublic che ormai altro non è che una costola della azienda transalpina. Se per la Grande Boucle e gli altri grandi eventi (per i quali si darà visibilità anche alle corse femminili) si arriva ad un totale di 54 nazioni, per la corsa iberica è stato infatti annunciato un accordo parziale, con soli quattro paesi ad avere nuovamente i diritti in chiaro per altre sei stagioni.

Per gli altri, tra cui l’Italia, al momento resta in vigore l’accordo di esclusiva con Eurosport. Nuovi negoziati con il gruppo Discovery sono previsti per la fine dell’anno, ma per il momento dunque non ci sono altre possibilità di vedere la rassegna spagnola, che sarebbe così a sua volta confermata in blocco fino al 2025 sul canale satellitare. Sulla carta, ASO e le sue filiali possono negoziare singoli accordi con le varie emittenti, anche se iscritte all’UER, ma bisognerà vedere presumibilmente prima di tutto come si svolgerà la nuova trattativa tra organizzatore ed Eurosport, anche se in altri paesi ci sono nuove emittenti che si sono mostrate interessate.

Per il momento dunque la RAI è ancora senza diritti per quanto riguarda la Vuelta a España e la situazione resterà tale almeno per questa stagione. Dal 2021, teoricamente, la situazione potrebbe cambiare, anche se gli accordi attuali sembrerebbero portare verso una conferma della situazione attuale. Tuttavia, se Eurovision Sport intanto si è portata avanti su molti paesi, ne restano comunque ancora molti fuori, quindi non è da escludere del tutto possano esserci nuovi accordi e tentativi se ci sarà un interesse anche di altre emittenti europee appartenenti al gruppo comune.

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