Coronavirus, tre squadre WorldTour rischiano di chiudere?
Tre squadre WorldTour a rischio a causa del coronavirus. Un dato preoccupante, ma di certo non sconvolgente, quello anticipato oggi dalla Gazzetta dello Sport. Secondo il giornale rosa, infatti, “all’interno di tre top-team si starebbero insinuando dubbi sulla stessa sopravvivenza” vista la situazione di forte emergenza dovuta al coronavirus. In un clima molto complicato in cui uno dei grandi temi del momento (ma di certo non l’unico) è la riduzione degli stipendi, è evidente che la mancanza di corse porta gravi danni, con una stima del 40% di visibilità perduta dagli sponsor per le corse saltate e che salteranno ormai sino a fine maggio, almeno. Uno scenario difficile da gestire per tutti, con le varie dirigenze che stanno cercando di far fronte alla situazione come possono.
Non poche squadre, soprattutto professional sinora, hanno infatti chiesto la disoccupazione o la cassa integrazione, a seconda del regime in vigore nel paese, per staff e, in alcuni casi, anche corridori, mentre nel WorldTour per adesso si procede soprattutto per il taglio degli stipendi. Si passa dal 10% della Lotto Soudal, annunciata come una decisione volontaria, al 70% rinviato della Bahrain – McLaren, passando per il 30% della Astana.
In questo contesto intervengono anche le associazioni dei corridori con i corridori che chiaramente chiedono chiarezza sul taglio degli stipendi. IL CPA vorrebbe che i tagli e le riduzioni non fossero indiscriminate, ma piuttosto che tenessero conto dell’attuale stipendio, con particolare attenzione ai minimi, rispetto a quelli dei big. “Ogni caso dovrà essere valutato singolarmente, la richiesta di taglio deve essere motivata con reali difficoltà economiche”, la proposta del sindacato mondiale guidato da Gianni Bugno, come riportata dalla Gazzetta dello Sport.
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