Coronavirus, Mauro Vegni: “Monitoriamo anche per la Tirreno. Per il Giro spero tutto torni alla normalità, altrimenti…”

La stagione italiana di ciclismo rischia di essere pesantemente colpita dal coronavirus. Tra le varie misure prese dal governo centrale e dalle Regioni coinvolte, c’è anche il blocco delle manifestazioni sportive e ovviamente anche quelle ciclistiche ne fanno parte. Per il momento le direttive sono state emanate fino al 1 marzo, ma appare evidente che si tratta di una situazione potenzialmente in divenire e suscettibile di essere prolungata finché non sarà rientrato l’allarme contagio. Un contesto che potrebbe durare anche molto tempo, settimane o perfino mesi, impossibile saperlo alla data attuale. Chiaramente, l’augurio di tutti è che questo non dovesse succedere, non solo per quello che significherebbe nel ciclismo, ma prima di tutto per la popolazione locale e per il nostro paese.

Se al momento la corsa più a rischio risulta essere la Milano – Sanremo in programma sabato 21 marzo, quindi fra ancora un mese, perché parte da una delle zone attualmente più colpite, ma viaggia nel suo intero percorso in regioni che già hanno emanato forti misure di sicurezza, la questione è aperta anche per altre corse. Se per il momento la Strade Bianche, che si svolge sostanzialmente interamente in provincia di Siena, non è stata nominata e sembra dunque meno coinvolta dai problemi (che comunque non possono essere esclusi vista la vicinanza geografica anche con altri regioni coinvolte), è evidente che anche una corsa come la Tirreno – Adriatico, che si svolge su sette giorni coinvolgendo molte province e regioni, per quanto al momento non sembrano interessate, potrebbe dover essere annullata. E guardando più in là è evidentemente impossibile non pensare al Giro d’Italia.

Scenari che sarebbero davvero catastrofici per la stagione ciclistica visto che si tratta delle più importanti corse, ma che ovviamente devono essere tenuti in ipotesi in questo momento. “Monitoriamo anche la situazione della Tirreno-Adriatico (11-17 marzo) – fa sapere Mauro Vegni alla Gazzetta dello Sport, allargando il discorso rispetto a quanto già espresso per la Classicissima – Quanto al Giro (9-31 maggio, ndr), spero che a maggio tutto sia tornato alla normalità, perché altrimenti vorrebbe dire che saremmo in presenza di un evento eccezionale“.

In questo contesto non bisogna neanche sottovalutare che RCS Sport ha sede a Milano, così come gran parte dello staff che potrebbe anche restare bloccato nelle sue aree di residenza (membri del personale sono attualmente negli Emirati Arabi, a partire dallo stesso Vegni, per l’UAE Tour), anche se non contagiato, nella sciagurata ipotesi che la situazione dovesse peggiorare. Mezzi, tecnologie, strumenti e impianti sono anch’essi in gran parte in Lombardia, quindi, anche per corse che si svolgono in regioni non interessate dal COVID-19, potrebbe sorgere qualche problema organizzativo di non semplice risoluzione visto il periodo.

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