Tour de France 2019, Egan Bernal spiega: “Non mi è stato chiesto di attendere Thomas. Sono a disposizione del team”

Egan Bernal è stato tra i migliori in occasione del secondo arrivo in salita al Tour de France 2019. Dopo l’inatteso passaggio a vuoto nella cronometro di Pau, il portacolori del Team Ineos si è parzialmente rifatto sulle rampe del Tourmalet, tenendo le ruote dei migliori e chiudendo poi al quinto posto – con un ritardo di 8” dal vincitore Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) – la volata ristretta che ha deciso la tappa. Un risultato che gli ha permesso di risalire al quarto posto in classifica generale, dove ora risulta attardato di 3′ dalla Maglia Gialla di Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick Step) ma di soli 52” dal compagno di squadra Geraint Thomas, che ieri ha accusato la prima giornata di flessione rimettendo in discussione le gerarchie interne alla formazione britannica.

Anche di questo, in previsione dell’ultima fatica pirenaica che introduce alla decisiva settimana finale della Grande Boucle, si è parlato a caldo: “Quello che è successo oggi rappresenta per me una grande sorpresa – ha spiegato Bernal – perché è stata la prima giornata di grande battaglia per la classifica generale con salite importanti. Personalmente mi sono sentito bene e questa cosa mi rende felice. Per la squadra Geraint ha perso un po’ di secondi e questo non è positivo. Ero disponibile ad aiutarlo ma dalla radiolina mi hanno detto di non aspettarlo. Tutti quanti possiamo passare una brutta giornata qui al Tour, venerdì era capitano a me. Non so se vinceremo la corsa, ma so che il campione uscente è il mio compagno di squadra e non andrei mai contro le istruzioni del team. Se mi verrà chiesto di attenderlo lo farò, se mi verrà concessa libertà proverò a fare del mio meglio”.

 

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