Tour de France 2018, l’allenatore di Froome preoccupato per la sua incolumità

Le recenti polemiche rischiano di creare un pericolo per l’incolumità di Chris Froome al Tour de France 2018. È quanto sostiene Tim Kerrison, storico allenatore del Keniano Bianco, che si allinea a quanto già sostenuto dalla squadra, ritenendo a sua volta “non proprio responsabile” quanto dichiarato in questi giorni da Bernard Hinault, decisamente critico riguardo la presenza di Froome alla Grande Boucle. L’esperto allenatore australiano se la prende anche con i media, che a suo modo di vedere dovrebbero trattare in maniera più equa il suo protetto.

“Se le cose vengono presentate in modo sensazionalistico o che possano scatenare rabbia o risentimento nei confronti di Chris non penso questo possa essere considerato molto responsabile – spiega al GuardianPenso che un trattamento più equo sugli organi di informazione possa essere un modo per assicurare l’incolumità dei corridori“.

Per questo, malgrado non ci sarà una vera e propria guarda del corpo (come già avvenuto in passato) al fianco di Froome, la Sky sta comunque lavorando per formare corridori e staff nel caso di una potenziale accoglienza ostile durante il Tour. “La sicurezza e l’incolumità generale è un argomento di cui parliamo tanto – ammette Kerrison – Abbiamo avuto con noi alcuni membri della sicurezza del gruppo Sky che ci hanno spiegato come possiamo comportarci e come possiamo migliorare la nostra sicurezza e incolumità nelle corse”.

Ovviamente, il coach del britannico ci tiene a sottolineare come le eventuali problematiche riguardano eventualmente solo una piccola parte del pubblico: “La nostra esperienza in Francia e del pubblico è stata sempre fantastica – conclude – Ma sappiamo anche che ci può essere anche una piccola parte della folla che sarà ostile e alcuni elementi che possono essere considerati haters, che saranno particolarmente ostili”.

Responsabilità di questo atteggiamento secondo Kerrison è in come la questione viene presentata da alcuni media, sempre pronti a gettare benzina sul fuoco. Un problema che viene visto come “l’elemento centrale” della problematica in quanto l’opinione pubblica verrebbe dunque veicolata “dal modo in cui alcune cose sono presentate in particolari ambienti dei media“.

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